lunedì, ottobre 15, 2007,20:44
“Per il futuro? Un network universitario chiamato Universytv”

Incontro con Gianluca Martone, fondatore di UniversyTv

Allora Gianluca, nel maggio scorso abbiamo pubblicato una breve chiaccherata con Adil Mauro. Non si parlava benissimo di universyTv, e purtroppo non ci fu tempo (me ne scuso ancora) per pubblicare una vostra risposta. Eccoci qua. Anzi tutto: sei Gianluca Martone: ovvero?
Uno studente ormai al capolinea, iscritto alla laurea specialistica del Dams, attualmente lavoro anche in produzioni televisive tra Rai e Mediaset


Adil Mauro dice di te che sei "un animale politico". Un bel complimento. Ne devi aver fatti di giri per farti aprire una televisione. Com'è nata? Vuoi raccontarcelo? E' vero che avete addirittura ricevuto due finanziamenti pubblici diversi e c'è stato un momento in cui i fondi sono stati bloccati per chiarire la situazione?

Un animale politico è un complimento se intendiamo la politica come la intengo io: "servire gli altri". Universytv è nata durante le lezioni del professor Freccero. Io sostenevo che una piccola emittente potesse rubare audience ad una tv generalista, nel lembo di terra dove questa trasmetteva, perchè come siamo interessati a quello che succede nel nostro Paese, cosi lo siamo su quello che succede sotto casa nostra. Provenendo da un corso di laurea caratterizzato dalla creatività e dalla voglia di comunicare dei suoi studenti, ci siamo detti: perchè non facciamo la tv a Roma Tre?
Di giri ne ho fatti tanti perchè all'inizio tranne Freccero, Gamaleri e Mazzarella, alla tv non ci credeva nessuno, anzi sono sicuro che qualcuno pensava addirittura che fossi "pazzo", ma poi sono riuscito a convincere i più scettici, e i risultati sono arrivati.
Per i finanziamenti, non sono stati bloccati ma annullati, e si tratta di quelli provenienti dalla commissione per le attività socioculturali degli studenti, poichè incompatibili. Io amo la chiarezza quindi presentai il progetto al "consiglio degli studenti" spiegando che UTV aveva ricevuto 1000 euro dal CDL Dams e 6600 dal CDA d'Ateneo, e un rappresentante di cui non ricordo il nome obbiettò sull'incompatibilità dei finanziamenti rispetto al bando.Quindi finanziamento annullato e tutto da rifare, ci siamo rimboccati le maniche e ne abbiamo ottenuto un altro dal Rettorato e uno dall'Adisu.
La verità è che si voleva uccidere Utv per aprire una nuova telestreet ad Architettura: hanno anche provato a realizzarla, salvo chiudere dopo 2 settimane. Io non mi metterei mai a progettare palazzi.

Che ruolo hanno i professori all'interno della televisione? Sono mai arrivati dei corsi speciali per i partecipanti?
Lezioni speciali vere e proprie non ci sono mai state, I prof svolgono attività di consulenza su richiesta degli studenti, e devo dirti che avendo tra i docenti grandi professionisti del settore più di una volta abbiamo bussato alla loro porta . Sono convinto che non si autoimpara nulla.

Universytv. la prima televisione universitaria? A me ne risultava una a Torino anche se in questo momento sembra sparita.. non ne trovo più tracia. Mah.. te ne sai nulla?
Chiariamo: a Torino nel 2005 c'era un laboratorio televisivo che produceva un tg su tematiche universitarie che andava in onda su delle emittenti locali Piemontesi, cosa assai diversa dal dover gestire una frequenza analogica e un palinsesto televisivo 24 ore su 24. So che nel 2006 Torino ha ricevuto un finanziamento di 300.000 euro ed una frequenza digitale terrestre, beati loro...
Comunque a Novembre il programma di Rai3 "La storia siamo noi" in una puntata metterà a confronto proprio Universytv con l'esperienza torinese e il
mistero del primato verrà svelato.

Ho partecipato con molto piacere durante il primo anno: come ricorderai non andò un granché. Lavorammo senza vederne i risultati. Ora come va? Cosa è cambiato?
Ricordo bene la tua partecipazione, eri molto bravo e disponibile. Allora non avevamo i mezzi né i fondi per comprare le cassette, era tutto in fase embrionale, ma c'era l'idea comune di realizzare il progetto, e tutto doveva basarsi sulla nostra creatività: per me è stato formativo. Oggi abbiamo i mezzi, le telecamere, le postazioni di montaggio, un ufficio, un telefono, e tutto è più facile, abbiamo prodotto un programma per Nessuno tv, uno per Teleambiente e collaboriamo con importanti associazioni.
Siamo aperti a tutti gli studenti che vogliano partecipare. Abbiamo appena finito di produrre uno spot su commissione del Rettorato e stiamo portando avanti un progetto di orientamento con l'ufficio orientamento. In cantiere abbiamo 2 documentari, uno sul "corviale", l'altro sul museo del cinema.
Sempre in giro per Roma su ogni evento culurale.


Che obiettivi vi siete dati?
In questo momento stiamo litigando su tutto, e tutti contro tutti, perchè dobbiamo partorire il piano editoriale per il 2008. Credo che tra qualche giorno arriveremo ad una sintesi. Stiamo facendo riunioni anche di 6 7 ore, una vera fatica, ma ne vale la pena. Io personalmene ho in testa una web tv d'Ateneo, ma non sono tutti d'accordo.
Ma se questa Web tv la facessimo insieme? L'unione fa la forza...

In un commento all'articolo sopra linkato mi dicevi qualcosa riguardo Yield.. vuoi approfondire?

Sono stufo di sentire critiche da chi porta come esempio un bagaglio di esperienze fallimentari. La commissione per le iniziative socio culturali degli studenti è troppo politicizzata, e se si guardano i progetti finanziati sono sempre gli stessi, che poi appartengono alle liste dei rappresentanti. Yield è un esempio di una rivista strafinanziata che in 3 anni avrà prodotto si e no 10 numeri, cosa ben diversa da Utv che ogni giorno produce qualcosa e come sai bene produrre per la tv costa sia in danaro (cassette, dvd, telecamera) che in tempo (ripresa e montaggio).
Quest'anno sia Utv che Meltin pot sono stati scartati dalla commissione che disponeva per i finanziamenti per lo stesso motivo: "Iniziativa non rispondente ai criteri e obiettivi del bando", una motivazione falsa e politicizzata, noi andiamo avanti ugualmente.

Cosa ci dici sul vostro organigramma?

Abbiamo un consiglio direttivo formato dai capiprogetto delle vaie aree tematiche, che ha il compito di gestire l'associazione, ma in linea definitiva ogni associato ha il diritto e il dovere di dire la sua.

Sappiamo bene che nulla e nessuno smette mai di crescere e trasformarsi. Ma tentando di immaginare un futuro anche non troppo prossimo, come vorresti si affermasse UTv? Quale potrebbe essere il suo punto più alto?

Mi piacerebbe che un giorno si creasse un network universitario che coinvolgesse diverse esperienze editoriali universitarie in Italia e si chiamasse Universytv.

Ci tieni che i lettori sappiano qualcos'altro?
Ah ci tengo a far sapere che nella storia dei 60,000 euro spesi per i plasma in Facoltà Universytv non c'entra assolutamente nulla. Noi avevamo proposto di metterne uno al bar e uno all'ingresso anche a spese nostre, tutto qui.

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scritto da Andrea



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