venerdì, giugno 29, 2007,12:38
Un altro lanciatore di coriandoli?
Per cominciare, ciò che non mi è piaciuto del discorso di Walter Veltroni è l’esistenza stessa del discorso: non sarebbe mai dovuto avvenire.
Durante il primo mandato come sindaco di Roma, Veltroni aveva in più occasioni ribadito il suo addio alla politica alla fine del probabile secondo mandato. Ospite di Giuliano Ferrara o di Fabio Fazio (sentite cosa dice in questo video) raccontava del suo futuro da missionario africano, costruttore di pozzi e vaccinatore di bimbi neri, bisognosi ed innocenti.

E’ stato un bel discorso, dominato da un tono melenso e smielato fino all’inverosimile, ma perfetto per erigere un muro tra se stesso, il nuovo partito democratico e gli altri, trascinati per anni da condottieri guasconi e crociati cristiani. Ma è un discorso che non sarebbe mai dovuto avvenire.
Seppur da non votante, non posso non ammettere una mia mal celata simpatia per Walterone, così pacato e diverso (persino troppo).
Merita la presidenza del consiglio ora? No, manco per niente. Ora è solo come tutti gli altri: un gran buigiardo.

“Vedremo tra cinque anni”, diceva col tono di chi è sicuro di sé.
Abbiamo visto, Walter, abbiamo visto.

Massima stima, comunque, per una persona capace di rendere quasi accettabile uno come Pier Luigi Diaco.

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domenica, giugno 17, 2007,15:57
Ogni giorno una notizia vecchia di trent'anni. Dopo la madonna...
Ultimo Tango a Parigi...
Il film fu proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York, e fu subito chiaro che l'opera avrebbe scatenato infinite discussioni. In Italia uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l'anteprima europea; la settimana seguente il film fu sequestrato per "esasperato pansessualismo fine a sé stesso". In seguito a questa e ad altre denunce, cominciò un iter giudiziario che portò il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione che condannò la pellicola al rogo. Vennero salvate alcune copie che sono conservate presso la Cineteca Nazionale.

Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale venne privato dei diritti civili per cinque anni (fra cui quello di voto) e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena sospesa).

Agggghiacciante.

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venerdì, giugno 15, 2007,21:34
Oh maronna.
Io proprio non lo sapevo. Ma medjugorie è famosa perché non è che la madonna è apparsa tanti anni fa. Ma appre ogni 25 del mese. Questo è il suo ultimo messaggio (ne concede uno al mese e lo posta sul suo sito ufficiale):

Messaggio del 25 maggio 2007
"Cari figli, pregate con me lo Spirito Santo che vi guidi nella ricerca della volontà di Dio sul cammino della vostra santità. E voi che siete lontani dalla preghiera convertitevi e cercate, nel silenzio del vostro cuore, la salvezza della vostra anima e nutritela con la preghiera. Io vi benedico tutti ad uno ad uno con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Me ne frega zero se appare veramente, se i vegenti sono drogati o solamente molto poveri. Quello che mi inquieta è l'ambiguità del vaticano, che non si pronuncia. Sarà scomodo avere come mamma di Dio una donna che nei suoi messaggi invita a non vedere la televisione dopo cena?

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giovedì, giugno 14, 2007,20:37
Elogio della cattiveria
Il vocabolario buonista è falso dalla A alla Zeta. Il mondo dei poveracci è il Terzo mondo. I paesi sottosviluppati sono paesi in via di sviluppo. Per gli islamici sempre più numerosi, che abbiamo in casa, noi siamo gli infedeli; ma non vale il diritto di reciprocità, a noi non è lecito dire che gli infedeli sono loro. Finiremo col censurare la Divina Commedia, perché Dante (toscano, quindi cattivissimo) mise Maometto all’inferno. Anzi, si finirà con l’abolizione dell’inferno da parte della Chiesa, per non offendere i peccatori.
Il buonismo si regge sul principio che tutti gli uomini (e tutte le donne, ben inteso!) sono buoni per natura. I cattivi sono buoni traviati da istituzioni politiche sbagliate. Basta una piccola rivoluzione, che migliori le istituzioni, e i cattivi sopravvissuti tornano buoni, come in fondo sono sempre stati.
Il problema è sopravvivere: le rivoluzioni, se non sono sanguinarie, non sono convincenti. Marx (un feroce buonista) sosteneva che perfino i capitalisti sono buoni per natura: sfruttano i proletari perché costretti a farlo dalla proprietà privata del capitale. Ma amano i proletari non appena cessa la proprietà privata del capitale, ovvero non appena i capitalisti abbiano perso la proprietà del loro capitale e siano divenuti essi stessi proletari. Se poi, insieme al loro capitale, i capitalisti perdono anche la vita davanti a un plotone di esecuzione, è perché oppongono resistenza a chi vuole il loro bene.
I milioni di assassinati in nome del marxismo-leninismo-maoismo lo furono a opera di chi voleva il loro bene e il bene di tutta l’umanità. I buonisti non si limitano ad amarci, ci impongono il loro amore. I buonisti raggiungono il potere sventolando bandiere molto più prestigiose di quella della Croce rossa: arrivati al potere, come minimo ci ripuliscono le tasche con imposte e tasse benefiche; ci alleggeriscono le tasche del peso inutile di un denaro che non ci serve più.

La lotta al buonismo è perdente, lo so. Ammesso che i buonisti sbaglino, le conseguenze negative non ricadono sui buonisti, ma sui tipi anomali come me. Quando il buonismo è stupido (quasi sempre), travolge più ostacoli di quando non lo è. Quando ruba i salvadanai, è definito virtuoso. Chi prova a difendere il suo peculio, è un evasore, un criminale della peggior specie, forse l’ultima specie di criminale rimasta. Il fisco buonista depreda vedove e orfani con noncuranza, e tollera una unica categoria residua di evasori totali: i magnaccia e le prostitute.

L’elogio della cattiveria è, secondo il mio modesto parere, la base di ogni umanesimo non utopico. Contrariamente a quanto credono, o fingono di credere i buonisti, l’uomo non è buono per natura. La prova? Non esiste, perché esistono milioni di prove quotidiane. A una singola prova si può anche non badare, non riesco però a restare insensibile a milioni di prove giornaliere. La cronaca è dominata, in tutti i regimi politici, da ladri, rapinatori, stupratori, sequestratori, assassini, truffatori, corrotti, corruttori, bugiardi, sadici, violenti, vandali, pazzi furiosi. Ma costoro non esauriscono affatto l’elenco delle categorie sociali pericolose. Vi sono inoltre, pericolosissimi, gli imbecilli secondo la definizione di Carlo M. Cipolla: chi vi fa del male senza volerlo, senza accorgersene, senza suo profitto, magari con l’intenzione sincera di farvi del bene.

Allora, io proclamo: viva il cattivo che si presenta come tale. Quanto meno è sincero. La cattiveria alimenta l’humour noir che è una grande risorsa intellettuale. Lo hanno coltivato disegnatori come Topor e letterati come De Quincey (L’assassinio come una delle belle arti), Swift (Modesta proposta), e altri che non dovrebbero mancare in nessuna biblioteca di famiglia antibuonista. Marx Karl, che è un buonista efferato, non fa ridere (tranne quando si toglie la maschera), anzi è noioso. Ma Marx Groucho, il comico americano, ci ha procurato salutari risate al cinematografo proprio perché recita la parte del mascalzone disinibito. Con Charlie Chaplin torniamo al buonista, questa volta di tipo romantico, sentimentaloide, per me troppo spesso insopportabile. Ma il mio còmpito non è fare il critico cinematografico.

Mi si obietterà che un conto è la cattiveria romanzesca, un altro conto è quella reale. Certo, è così. Tuttavia, i cattivi veri, in carne e ossa, i quali non recitano, ma fanno sul serio, non sono necessariamente pericolosi per gli altri, per la società in cui vivono. Una trattazione stuzzicante del tema è in un libro di Walter Block intitolato: Difendere l’indifendibile, pubblicato in italiano dall’editore Aldo Canovari (Liberilibri), di Macerata.
Consideriamo «il caso dello «sporco maschilista». La denominazione più esatta è «porco maschilista». Sostiene Block che costui è in realtà un eroe, un difensore della sacra libertà minacciata dal femminismo in nome della «non discriminazione». Molti club (compreso il Rotary), già esclusivamente maschili per loro libera scelta, hanno dovuto modificare lo statuto per non «discriminare» le donne. Block critica portando all’estremo la filosofia femministica: «Se si osservassero rigorosamente i dettami di questa filosofia, non potremmo forse considerare discriminatori i bagni separati per gli uomini nei bagni pubblici? E i dormitori separati per gli uomini? E che dire degli omosessuali maschi? Potrebbero essere accusati di discriminazione contro le donne. E le donne, sposando degli uomini, non discriminano forse le altre donne?».

I buonisti ed egualitaristi, così solleciti a soccorrere (col denaro dei contribuenti) gli zingari, dovrebbero sapere che in ogni caso tale tipo di nomadi si considera superiore per etnia a noi popoli sedentari. Per quella superiorità si ritengono in diritto di derubarci, e il ragionamento non fa una grinza se applicato al patrimonio, spesso consistente, dei buonisti. I quali buonisti, se fossero coerenti, lascerebbero in perpetuo porte e finestre spalancate...
di Sergio Ricossa
mercoledì, giugno 13, 2007,20:45
Quant'è che dobbiamo realizzare il nostro volume pieno di stramberie urbane?
Il pubblico trasporto è una regione umana estremamente triste ed affascinante. C'è la signora con i denti lunghi 22 centimetri, ed il padre del professor Moggio; il pazzo vestito da Michael Jackson, e la signora che crede di trovarsi a Covent Garden e quindi inizia cantare con perfetto tono soprano in una lingua assolutamente indecifrabile se non da un bravo esorcista (e proprio con quella faccia lì, tutta 'mpossessata); ci sono i ragazzi trasgressive e i due maledetti portasfiga che ti fissano; c'è pure la vecchia vestita di bianco, e sul bianco ci sono bestemmie, e tra queste, oltre alle divinità religiosamente conosciute c'era little tony.
E poi la vecchia si alza, e fugge verso la porta. Ma girando su se stessa. Girando su se stessa.

Quindi stamattina sale un ragazzo, non troppo con noi. Diciamo qualche metro più in alto. In un altrove abitato, evidentemente, da Marco Volta. E di questa personalità assolutamente misteriosa chiede al conducente. Che risponde tutto gentile.
Ma non basta, e sale un vecchio. E il vecchio, non chiedetemi perché, inizia a domandare al pazzo se volesse per caso guidare l'autobus. Nel qual caso non doveva che presentar domanda, perché ne cercano sette mila di nuovi autisti.
Ma non basta, ed apre bocca una quarantenne. Palesemente tossica. Asciutta e volgare. Peli non curati sulle braccia, ma non per questo meno attraente. E apre bocca per dare addosso al vecchio. Che se ci penaste è un evento, perché di solito con i vecchi uno non ci vuole litigare, e quindi gli dai un po' ragione a prescindere. Brutta abitudine. Non sua. E l'attacca, perché "cerchiamo di usare le parole giuste. Perché col cazzo che c'è lavoro per tutti. Perché i rumeni vengono qui e si fanno pagare meno, perché poi col cambia in Rumenia sono come ricchi". Ma io ho studiato da poco la politica economica, e lo so che in Rumenia non c'è cambio che regga di fronte alla nostra potente moneta unica. Ma ovviamente non mi sono intromesso. "Cercavano una badante. C'ero io e una ucraina. Chi crede che abbiano preso?". Non ce l'ha svelato, ma immagino di sapere la risposta. E anche le motivazioni di questa datrice di lavoro così poco razzista.
Io volevo quasi tirarle fuori qualche teoria economica fresca di invenzione, e farle capire che secondo le statistiche le rumene che fanno le badanti fanno sì che le italiane trovino lavori migliori, perché spinte dalla eccitante vibrazione della concorrenza.
Ma alla fine mi sono stato zitto.
Anche perché l'unica cosa che ho detto oggi è fallita miseramente in una risata. Arrivano le rompi scatole di Jeova. E mi dicono:
- "lo vuoi figlio", mostrandomi il loro libricino di divulgazione.
- "no grazie", continuando nell'imperterrito ascolto di Charmer.
- "leggi: Chi decide le regole morali che dobbiamo seguire?"
- "Io" faccio tutto fiero.
e loro ridono. Ma porca dell'eva, io getto in faccio il mio più assoluto relativismo, tutto irribellito dal caldo e dell'attesa,e voi ridete?
Noia e caldo, e quelle due rompi balle non hanno aiutato.

Suggerimenti Musicali Random:
Blunotte - Carmen Consoli
Knocked Up - Kings of Leon
Untitled - Interpol

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martedì, giugno 12, 2007,17:09
Maybe Me.

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venerdì, giugno 08, 2007,20:27
Gabriele Rigon
Avendone letto un gran bene, m'aspettavo qualcosina in più. Un po' troppa sciatteria. Altro che raffinato erotismo. Pochissima cura per il set. Credo.
Gabriele Rigon.


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