giovedì, maggio 31, 2007,08:17
Frammenti #3

Nonostante le montagne incombenti, la Svizzera era lontana, Nicole era lontana. Più tardi, passeggiando in giardino nell'oscurità ormai completa, penso a lei con distacco, amandola per ciò che aveva di meglio. Ricordò una volta, che l'erba era umida e Nicole venne da lui di corsa, con le pantofole intrise di rugiada. Gli era salita sulle scarpe stringendosi forte a lui e sollevò il viso, mostrandolo come un libro aperto a una pagina.
- Pensa in questo momento quanto mi ami;- mormorò. - Non ti chiedo di amarmi sempre così, ma ti chiedo di ricordare. Nascosta dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.
Tenera è la notte, Francis Scott Fitzgerald

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,08:14
La prego, ci uccida.

"Signor presidente della Repubblica, siamo stanchi di morire un pochino tutti i giorni. Abbiamo deciso di morire una volta sola, le chiediamo che la nostra pena dell'ergastolo sia tramutata in pena di morte".

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,08:14
Non è che...

Non è che Gates è un criminale solo perché vuole fare i soldi, solo che mi sta proprio sulle balle. Altra copia.

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venerdì, maggio 25, 2007,09:35
Dance Tonight
Sarà che sono prevenuto, ma la canzone mi piace. Nel video Paul suona un mandolino. Sorseggiano Tè in soggiorno. Natalie Portman si aggira per casa saltellando. Quel pazzo di Michel Gondry ha diretto il tutto. Wow.

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,09:19
Sessantamila euro in televisori al plasma
Con Adil (studente del Consiglio di Facoltà di lettere e filosofia) volevo parlare di Universy Tv, la televisione di Roma 3 voluta da Gianluca Martone (ex studente) ed appoggiata dalla coppia di docenti Gamaleri-Freccero. Un’idea a suo modo geniale. Le risposte le trovate qui. Nulla che non si sapesse già: pessima gestione, professori insufficienti nel coadiuvare il lavoro degli studenti, palinsesto tutto il giorno in rotazione per i plasma installati nella facoltà di lettere e filosofia, ma senza audio, belle faccione mute che indottrinano forse telepaticamente gli ignari studenti.
Ma è proprio sulla spesa affrontata per dotare la facoltà dei televisori che chiaccherare con un rappresentante si fa divertente.
Sedicimila euro spesi, per ora, infatti si prevede una spesa quattro volte superiore, tale da coprire la presenza di sessanta televisori. Dove saranno messi? E l’utilità? Per nulla chiara neanche quella. Vengono utilizzati, oltre che per trasmettere la già citata UniversyTv, a mo’ di lavagna elettronica. Tutto ciò che prima era su carta, ora passa per gli schermi.
Comodità? Scarsa, almeno per me. Tocca star lì, con il naso in su ad attendere la pagina giusta, senza possibilità di interagire. Se la pagina con le informazioni che ti servono (esami, lezioni, ricevimenti) è l’ultima…aspetti.
Modi migliori per spendere sessantamila euro? Riempire la facoltà di armadietti o aumentare la disponibilità di postazioni internet (la fila in biblioteca arriva anche a venti minuti). E poi non abbiamo neanche una mensa convenzionata…

Adil: Il discorso è questo: ci sono dei fondi che possono essere spesi soltanto per beni capitali. In questi fondi sono andati a confluire soldi che la Facoltà ha risparmiato sul budget. Ovviamente, se ci avesse avvisato per tempo, avremmo proposto di usare questi risorse per cose più utili: ad esempio armadietti, libri per la biblioteca, postazioni internet. Inoltre abbiamo chiesto un resoconto dettagliato di questa ingente spesa, e ciononostante ancora oggi attendiamo una risposta.

Da chi?
Adil: Dal Preside Abrusci. E’ una sua responsabilità. Se ci avesse interpellato, qualche idea meno dispendiosa e più vantaggiosa per noi studenti, l’ avremmo fornita volentieri. Vuole accreditare l’immagine di una Facoltà che sta talmente bene da potersi permettere le ultime novità in fatto di high-tech? Beh, allora penso che gli studenti avrebbero apprezzato maggiormente qualche postazione internet in più.

Ma voi avevate il diritto di essere interpellati per queste spese?
Adil: No, non avevamo nessun diritto. Ma il bello di essere rappresentanti degli studenti è che i diritti non sono solo quelli che sono già stati messi per iscritto. Se non abbiamo il diritto di gestire i soldi almeno cerchiamo di sfruttare quello che ci permette di manifestare il nostro dissenso e le nostre perplessità.

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martedì, maggio 22, 2007,18:21
Frammenti #2
Dammi la tua mano
ti capirò
ti parlerò piano
Isabelle canticchiò sottovoce e rabbrividì quando sentì la mano di Amory chiudersi sulla sua.
"Isabelle" mormorò egli "lo sai che sono pazzo di te. T'importa qualcosa di me?"
"Sì"
"Quanto te ne importa?... C'è qualcuno che ti piace di più?"
"No." La udiva appena, nonostante fosse così vicino a lei da sentirsi sulla guancia il suo respiro.
"Isabelle, ritornerò all'università per sei lunghi mesi e perché non... se avessi qualcosa per cui ricordarti..."
"Chiudi la porta..." La voce era stata così impercettibile che Amory si chiese se ella avesse parlato davvero. Quando chiuse senza rumore la porta la musica parve tremare.
La luna è bella nel chiarore,
baciami e addio, mio dolce amore.

Di Qua Dal Paradiso, Francis Scott Fitzgerald

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sabato, maggio 19, 2007,14:28
Frammenti
"Oh, Alec, credo di essere stanco dell'università" disse melanconicamente mentre passeggiavano insieme nel tramonto.
"Credo di esserlo anch'io, in un certo senso."
"La sola cosa che vorrei è una casetta in campagna, in una campagna calda, e una moglie, e abbastanza denaro da non andare in malora."
"Anch'io."
"Ho voglia di piantar lì tutto."
"Che cosa ne dice la ragazza?"
"Oh!" rantolò Amory inorridito. "Lei non pensa al matrimonio... voglio dire, non adesso. Io parlo del futuro, capisci."
"Invece la mia ragazza ci pensa. Sono fidanzato."
"Davvero?"
"Si. Non dirlo a nessuno, per favore, ma è vero. Puo' darsi che l'anno prossimo non torni più."
"Ma hai soltanto vent'anni. Rinunci all'università?"
"Ma Amory, un attimo fa mi stavi dicendo..."
"Si" lo interruppe Amory "ma era soltanto un desiderio. Non ci penso neanche, a interrompere l'università. E' che mi sento così triste in queste notti meravigliose. Mi pari di sentire che non torneranno mai più e che non ne prendo tutto quello che potrei. Vorrei che la ragazza abitasse qui. Ma sposarsi... neanche per sogno. Tanto più con papà che dice che i soldi son più difficili da venire di una volta!"
"Come sono sprecate queste notti!" convenne Alec.
Ma Amory sospirò e adoperò le notti. Aveva una istantanea di Isabelle incastrataa in un vecchio orologio, e quasi tutte le sere alle otto spengeva tutte le luci tranne la lampada sul tavolo, e seduto accanto alla finestra aperta le scriveva lettere estasiate.

Di Qua Dal Paradiso, Francis Scott Fitzgerald

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mercoledì, maggio 16, 2007,10:30
Blocked

Notizie da Jinzo.
martedì, maggio 15, 2007,15:12
Bless Their Music...Euphorique Brassière #2
(la seconda puntata su meltinpotonweb. Di B. Bonamore e A. Pergola)


Internazionalizziamoci lettori, internazionalizziamoci. Almeno quanto Renzo Arbore. Questo mese, per fare le belle fighette, abbiamo annodato le nostre cravattine migliori e siamo volati direttamente a New York, doverosamente accolti come grandi critici dagli Right on Dinamite. Poi, per ristabilire a decorosi e pigri livelli la media di kilometri percorsi, abbiamo girato l’angolo di Via Boezio, casa nostra, ed abbiamo scelto il primo garage utile per sentirci gli Astenia.
Detto questo, non possiamo che aggiungere: cari Astenia, cari Right on Dynamite che l’Euphorique Brassierre vi benedica.
AVVISO: abbiamo faticato molto per riprenderci dal jet-leg. E’ così lontana nuova York…non potevamo spendere altro sudore per tradurvi l’intervista.

Astenia

Il nostro grosso grasso deretano pesa, e allontanarci dal nostro nido richiedeva fatica eccessiva. Così abbiamo optato per inserire l’unico gruppo pometino (from Pomezia…) che conoscevamo.

Gianlu, Ed, Rainy, Pat.
Modestissimi nei punti di riferimento (Beatles, Nirvana, The Clash e Velvet Underground), gli Astenia nascono dalle ceneri dei Mornign Rain ed esordisono ad inizio 2006 al Linux Club. Il primo lavoro in studio è Niente Può Vedermi (liberamente scaricabile), e l’intervista che ci hanno rilasciato è questa.


SITO: http://www.myspace.com/asteniaworld

Right on Dynamite

Colti di sorpresa in un pub di Brooklyn, i Righ on ci raccontano i loro perché, i loro desideri di reincarnazione, le loro vendette da consumare e di quella volta a Manhattan…la solita solfa, insomma.

SITO: http://www.myspace.com/rightondynamite
ASCOLTO CONSIGLIATO: ci sono solo due brani sul loro MySpace…fate la fatica di ascoltarli tutti e due. Tanx.

Leggi l'intervista

Vuoi suggerire a Bless Their Music...Euphorique Brassière un ascolto? Manda una mail a btm.euphoriquebrassiere@gmail.com

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,11:35
Solo va

E' giunta mezzanotte
si spengono i rumori
si spegne anche l'insegna
di quell'ultimo caffè
Le strade son deserte
deserte e silenziose
un'ultima carrozza cigolando se ne va.

Il fiume corre lento
frusciando sotto i ponti
La luna splende in cielo
dorme tutta la città
Solo va
un uomo in frack.

Adieu adieu adieu adieu, addio al mondo
Ai ricordi del passato
Ad un sogno mai sognato
Ad un attimo d'amore che mai più ritornerà.

domenica, maggio 13, 2007,15:19
E' che lo disegnano così?
Is it bad that I like to bop my head to Avril Lavigne’s song “Gilfriend”? I think it might be really embarrassing, so I’m just telling you guys. I like her; she’s cool.
Zach Braff

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venerdì, maggio 11, 2007,19:28
Oh my Gosh.
Oh my Gosh.

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sabato, maggio 05, 2007,20:34
Fuori dal vaso.
Non si tratta mai di quello che si dice. Perché quello che si dice vale per i documenti ufficiali, mentre nella vita reale e su un palco si dicono della parole meno univoche. Tre le parole e i concetti puri c’è una certa differenza: il modo. Non si tratta di quello, quindi, del cosa. Si tratta di capire cosa si vuole fare e come lo si vuole fare. E poi, a cose fatte, se si è riusciti o no.
È il concerto del primo maggio. Sei un comico “de sinistra” e lavori con Serena Dandini. Ci sono i sindacati che organizzano, e tra questi c’è anche la CISL, che è un sindacato storicamente cattolico. C’è un pubblico molto vasto, in parte certamente cattolico. Vuoi fare una battuta su Ratzinger? Bene. È un rischio, lo sai. Siamo in Italia, sei in diretta, sei a Roma, sei alle tre del pomeriggio. Se la vuoi fare devi essere A-molto bravo e molto noto al pubblico, in modo che si facciano portare anche vicino alla palude, sicuri che non ce li abbandonerai dentro; B-avere una grande battuta in mente, molto sostanziosa e insieme molto leggera, di quelle che ridi d’istinto prima e pensi poi. Se ci siamo con questi due punti, puoi provarci. Se invece non ci siamo, forse allora non vuoi fare una battuta, ma vuoi dire una cosa. Ma ci vogliono il ruolo e il contesto, per dire le cose. Soprattutto davanti a centinaia di migliaia di persone (146 per la questura), ci vogliono un ruolo molto preciso e un contesto perfetto.
Se sei un conduttore del concerto del Primo Maggio, non puoi dire una cosa sul papa così: non è un comizio, né una conferenza. Quindi si torna alla battuta. Meglio, alla satira: un contenuto che fa ridere e pensare.
“Il papa non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta”, non è una battuta. È una schifezza scritta con i tempi e la qualità dei monologhi di Ezio Greggio. Non fa ridere e non si può difendere, una cosa così, né come battuta, né come satira, né come messaggio. E tirare in mezzo i funerali di Welby e Pinochet per motivarla è la classica toppa orrenda che attira l’attenzione sullo strappo.
Continua

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,20:21
Berlusconi: «Chi non ci vota è infermo mentale»
Noto solo io una certa differenza di tono tra il titolo (de l'Unità) e la dichiarazione reale?
Dice talmente tante boiate...possibile che si riducano anche a gonfiare un'affermazione pur di parlarne?

«Credo che se dei cittadini non dovessero confermare un sindaco e un buon governo che hanno operato così bene...vorrei dire una battuta ma non la dico...Va beh, la dico: dovrebbero essere ricoverati per infermità mentale».

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mercoledì, maggio 02, 2007,19:00
Io Terrorista.
E non sopporto che il vaticano abbia vietato i funerali a Pier Giorgio Welby e li abbia concessi a Pinochet, a Franco e ad un componente della banda della magliana. Ma è giusto così. Vicino a Gesù Cristo in croce non c'erano due malati di sclerosi multipla, c'erano due ladroni.
State bene così. (Audio)

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