giovedì, agosto 30, 2007,17:27
Storie da bambini.
Mi sembra abbastanza interessante che a parlar d'Amore non sia possibile risalire il fiume per arrivare alla sorgente. Eppure a tutti sembra così facile il percorso che par loro di trovare subito la foce.
Fare grandi e lunghi discorsi sull'Amore che non portano da nessuna parte è divertente e consigliabile. Ma probabilmente dovremo partire col piede giusto: l'Amore non ha forma. Anzi ne ha mille. C'è chi si dice innamorato senza mai dire "Ti Amo", e senza lo dubbio lo è. Temperamenti particolarmente sentimentali hanno bisogno del dramma: e pure loro amano. Taluni vivono per l'amore, e sarebbero per questo capaci di amare un guscio vuoto pur di non rimanere senza nulla d'Amare: e pure loro amano. E c'è persino chi è convinto di Amare o di aver Amato, non già di amare o di aver amato.
Sono queste mille forme che vanificano i discorsi, per quanto logici possano sembrare.
E c'è persino chi è convinto di non sembrare un bambino impacciato.

----------------
Now playing: Hot Chip - Shining Escalade

Etichette:

,15:03
La storia di Blogger.
La professoressa Nanni sarebbe così delusa di me. Dopo anni di astinenza dall'arte della traduzione ho provato a cimentarmi con la storia di blogger (prima o poi al professor Fiormonte la mia tesina dorvrò presentarla). Qualche anima pia che corregga c'è? Ho inventato di sana pianta..

Blogger vide luce, grazie ad una piccola azienda, nei laboratori di San Francisco denominati Pyra, nell'agosto del 1999. Nel bel mezzo del "dot com boom" dunque. But we were not exactly a VC-funded, party-throwing, football-in-the-lobby-playing, free-beer-drinking outfit. (Unless it was other people's free beer.)

Eravamo tre amici, al soldo delle grandi imprese e dei loro progetti per il web, che tentavano di fare il loro grande ingresso sulla rete. Cosa stessimo facendo in quel momento, non è molto importante in questo momento. Ma è mentre lo facevamo che creammo Blogger, nient'altro che un capriccio. E pensammo: "Hmmm… interessante".

Blogger decollò in un paio d'anni. Raccogliemmo pochi soldi (ma eravamo piccoli). Rimanemmo al verde in poco tempo ed il nostro divertimento divenne meno divertente. Sopravvivemmo a stento, ma mantenemmo in vita il servizio a tempo pieno (per la maggior parte dei giorni...) ed abbiamo cominciato a svilupparli di sostegno.

Le cose stavano andando bene 2002. Avevamo centinaia di migliaia di utenti, nonostante fossimo ancora in pochi. E fu allora che accadde qualche inatteso: Google decise di acquisire blogger. Sì, quel Google.

Google ci piaceva. A Google piacevano i blogs. Per questo eravamo favorevoli all'idea. E tutto andò per il meglio.

Ora siamo una piccola (ma un po'più grande prima) squadra di Google che si concentra sull'assistenza ai bloggers che desiderano esporre le proprie idee sulla rete filtrando le informazione che arrivano dal mondo secondo una personale prospettiva. E questa è stato il nostro desiderio principale.
----------------
Now playing: Austin Lace - Ease your feet in the sea

Etichette:

mercoledì, agosto 29, 2007,16:32
Adieu
L'autunno, digià! - Ma perché rimpiangere un eterno sole, se siamo impegnati nella scoperta della chiarezza divina, - lontano dalla gente che muore sulle stagioni.
L'autunno. La nostra barca alta nei vapori immobili si volge verso il porto della miseria, la città enorme di cielo chiazzato di fuoco e di fanto. Ah! le stracci putridi, il pane intriso di pioggia, l'ubriachezza, i mille amori che mi hanno crocifisso! Non finirà mai, questa làmia, regina di milioni di anime e corpi morti che saranno giudicati! Mi rivedo con la pelle corrosa dal fango e dalla peste, con i capelli e le ascelle pieni di vermi, e con vermi ancora più grossi nel cuore, disteso fra sconosciuti senza età, senza sentimento... Avrei potuto morirci... Evocazione orrenda! Detesto la miseria.
E temo l'inverno perché è la stagione della comodità!
- A volte vedo nel cielo plaghe sterminate, ricoperte di bianche nazioni in gioia. Un grande vascello d'oro, al di sopra di me, sventola il pavese multicolore nella brezza del mattino. Ho creato tutte le feste, tutti i trionfi, tutti i drammi. Ho cercato d'inventare nuovi fiori, nuovi astri, nuove carni, lingue nuove. Ho creduto di poter acquisire poteri sovrannaturali. Ebbene! devo seppellire la mia immaginazione e i miei ricordi! Bella gloria d'artista e di narratore andata in malora!
Io! io che mi ero detto mago o angelo, dispensato da ogni morale, eccomi qui steso al suolo, con un dovere da cercare, e la realtà rugosa da stringere! Bifolco!
Sono ingannato? La carità sarebbe sorella della morte, per me?
Insomma, chiederò perdono per essermi nutrito di menzogna. E andiamo.
Ma non una mano amica! e dove attingere soccorso?
Arthur Rimbaud (certe gocce terrorizzano. Certe voci ancor di più.)

Etichette:

,15:46
Affrontare la globalizzazione con i vigili urbani

Questa storia dei lavavetri e del racket, e che cacchio, l’ho già sentita tante volte. In quasi tutte le megalopoli del Terzo mondo - dal Brasile all’India - i questuanti sono dipendenti della mala. Adesso - ohibò! - scopriamo che anche da noi è così.

Okay, diamo per buona l’opzione Bertinotti e arrestiamo i caporali dei lavavetri: resta tuttavia il problema dei loro ex dipendenti alla fame. Che ne facciamo? Dove li mettiamo? Li deportiamo? Li lasciamo a spasso per le città? Siamo sicuri che basta debellare l’odioso racket per eliminare il problema? Non è che il giorno dopo quelli sono più disperati (e pericolosi) di prima?

Qualche settimana fa ero a Milano e - nella desolante calura di luglio - mi ha avvicinato il consueto venditore di chincaglieria senegalese. Io - che avevo la palle girate per i fatti miei - gli ho risposto con il classico “Grazie, non ho bisogno di niente”. E lui sorridente: “Lo so, signore. Sono io che ho bisogno di quasi tutto”.

Da Piovono Rane.

Etichette:

martedì, agosto 28, 2007,23:48
Mafsoul.
E’ sempre più comune organizzare i matrimoni in una sala unica per invitati uomini e donne ma i più rispettosi della tradizione fanno ancora il matrimonio mafsoul (separato), cioè uomini in una sala e donne in un’altra. Spesso in queste situazioni le donne entrano nella sala velatissime e all’apparenza castissime ma al riparo dagli sguardi maschili si trasformano in mignottone, con capelli cotonati e abiti succinti, e con la tendenza a lanciarsi in balli proibiti, sposa in primis.
Da tadkhinashen.

Etichette:

martedì, agosto 21, 2007,01:09
L'uragano Dean: diretta dallo Yucatan!

Noi di Square non possiamo farci mancare nulla. E se l'11 settembre 2001 il nostro inviato invece di guardare le torri stava sonnecchiando sotto le coperte, questa volta non fallirà.
In diretta da Cancun ci aggiornerà sul disastro annunciato! Venghino signori!

Degli 80.000 turisti 47.000 hanno già lasciato questa famosa località balneare. Ma non Antonio Bussu (nella foto in un recente soggiorno a New York) che rivela:
"non riesco a telefonare solo sms.io sto in spiaggia mare pauroso.Figo.Cmq dean passa x le 9 italiane."
Sconvolgente, non trovate? Ma non finisce qui. Pochi minuti dopo:
"Saranno le 2am di martedì sarò accampato al chiuso nel teatro se nn dormo e sono vivo resconterò.Cmq tra mezz'ora c'ho il coprifuoco.che cielo!"
Una vita in pericolo, eppure non perde il gusto epifanico per la bella natura. L'ultima segnalazione di Bussu risale alle 00.04 italiane:
"Ultime news,passa alle 4am,l'occhio del ciclone,660km di diametro, passa a 300km a sud di qui.porta con se 1 metro di pioggia"
A domani cari lettori. Pregate per Bussu.

UPDATE, 13.50: Bussu Antonio non s'è fatto sentire. L'uragano dovrebbe aver incontrato terra attorno alle ore 10am italiane. La domanda è legittima: è morto, e i tg ancora non dicono nulla, oppure s'è addormentato anche questa volta? Accidempoli, dovrò trovare un inviato più serio.

UPDATE, 14.28: O gesù bambino, tutto è bene quel che finisce bene. Il nostro deve essersi svegliato. Ed ha prontamente riferito attraverso i nostri segretissimi canali:
"Tanto rumore per nulla...sto ancora accampato al chiuso quindi nn so niente Cmq tutti vivi."

18.24: "Tornati nelle ns camere,qualche albero rotto,spiaggia erosa completamente,l'occhio è passato a sud di tulum io sto a playadelcarmen.Cmq Ancora vento e pioggia"

Etichette:

lunedì, agosto 20, 2007,11:38
"Le assicurazioni private devono essere abolite"
Eppure il candidato democratico John Edwards afferma che se sarà presidente garantirà ad ogni cittadino la totale copertura sanitaria. Gli crede?
«Edwards vuole anche mantenere le compagnie di assicurazione e io sono contrario. Le assicurazioni private devono essere abolite».

Perchè?
«Non si può ragionare in termini di profitto quando c’è in gioco la salute. Le assicurazioni puntano a fare profitti sulla salute: è una contraddizione».

Da La Stampa

Etichette:

sabato, agosto 18, 2007,02:12
I due minuti più esilaranti della storia del cinema?

Sergente Hartman: E tu che scusa hai?
Soldato Cowboy: Signore, scusa di che, signore?
Hartman: Le domande qui le faccio io fino a prova contraria, sono stato chiaro?
Cowboy: Signorsì, signore.
Hartman: Bene, grazie mille, ti dispiace se comando io per un po'?
Cowboy: Signorno, signore.
Hartman: Sei un po' emozionato, sei un po' nervoso?
Cowboy: Signorsì, nervoso, signore.
Hartman: Sono io che ti rendo nervoso?
Cowboy: Signore?
Hartman: Signore cosa, avevi mica intenzione di darmi dello stronzo?
Cowboy: Signorno, signore.
Sergente Hartman: Quanto sei alto soldato?
Soldato Cowboy: Signore, 1 e 73 signore.
Sergente Hartman: 1 metro e 73? Prima non facevano pile di merda così alte... cerchi anche di fregarmi qualche centimetro?! Eh... è chiaro, io dico che la parte migliore dello schizzo da cui sei nato è colata tra le chiappe di tua madre ed ha macchiato il materasso. T'hanno fatto con lo scarto! Da dove cazzo vieni comunque soldato?
Soldato Cowboy: Signore, Texas Signore.
Sergente Hartman: Strano io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche, soldato Cowboy. Tu l'aria del toro non ce l'hai neanche un po' e quindi il cerchio si restringe! Tu succhi i cazzi?
Cowboy: Signorno, signore.
Hartman: Ci soffi dentro per gonfiarli?
Cowboy: Signorno, signore.
Hartman: Io scommetto che tu sei uno di quegli ingrati che lo mette in culo a qualche poveraccia senza neppure darle la cortesia di menarglielo davanti per sdebitarsi. Ti terrò d'occhio.
Full Metal Jacket, Stanley Kubrick

Etichette:

sabato, agosto 11, 2007,15:18
New York Public Library

L'idilio passò recando con sè il suo tributo di giovinezza. Venne il giorno in cui Gloria si accorse che altri gli altri uomini non le riuscivano più noiosi: venne il giorno in cui Anthony scoprì che poteva di nuovo far tardi la sera a chiaccherare con Dick di quelle astrazioni colossali che una volta avevano riempito tutto il suo mondo. Ma sapendo che avevano avuto il più bello degli Amori possibili, si aggrapparono a ciò che restava.
L'Amore indugiava: in lunghe conversazioni la notte, in quelle ore nude in cui la mente si assottiglia e si affila e ciò che si prende in accatto dai sogni diventa la sostanza di tutta la vita, in tenerezze profonde e intime che si prodigavano l'un l'altra, nel ridere alle stesse assurdità e nel trovarsi d'accordo a giudicare nobili certe cose e tristi certe altre.
Belli e dannati, F. Scott Fitzgerald

Etichette:

Cerca nel sito
Iniziative
  • Scopri come dare voce al Darfur

  • Scopri come dare voce al Nepal

  • green apple

  • drop outs cafè

  • Meltin'Pot

  • Anna

Commenti recenti
Home page Home Page Paniere di discussione Blogs For Nepal Popolo dei cieli grigi Photoway photoblog momoemomo photoway Contattaci Square Gallery Square 9
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.