lunedì, dicembre 05, 2005,14:00
Insegna a tuo figlio

"Insegna a tuo figlio che il Brasile è un paese lavoratore e creativo. Milioni di brasiliani si alzano presto ogni mattina, mangiano al di sotto dei loro fabbisogni e consumano la maggior parte della loro vita sul lavoro, in cambio di uno stipendio che non gli garantisce nemmeno l'accesso ad una casa propria. E tuttavia questa gente è incapace di rubare una matita dall'ufficio, un mattone dal cantiere, un attrezzo dalla fabbrica. Ed è orgogliosa di non cadere in basso, dove allo stesso livello si ritrovano i banditi dai colletti bianchi ed i piccoli malviventi. É gente fatta della stessa materia prima di quei netturbini di Vitória che consegnarono alla polizia dei sacchi pieni di denaro, che rapinatori di banca avevano nascosto in un secchio.
Insegna a tuo figlio ad evitare la corsia preferenziale di questa società neoliberista che cerca di inculcarci che essere consumatore è più importante che essere cittadino, che incensa chi dilapida fortune, che esalta più l'estetica che l'etica. Convincilo che la felicità non è il risultato della somma di piaceri, e che la via spirituale è un tesoro che si custodisce nel profondo del cuore - chi riesce ad aprirlo godrà di allegrie indescrivibili."

scritto da Andrea&Serena



19 Commenti:


  • Alle 05 dicembre, 2005 14:20, Blogger Andrea&Serena

    in attesa dei nostri stimanti postatori!
    Salutando e sperando, sopratutto, nel nostro nepalese silenzioso..
    Ti fai vivo Frankey?

  • Alle 05 dicembre, 2005 17:03, Anonymous Anonimo

    Purtroppo il Brasile è stato sfruttato,dalla cara e dolce America.I bambini diventano violenti,perche per primo è lo stato ad essere violento.E'giusto spiegare ai nostri figli le strade della vita,ma senza oppressione altrimenti ritorniamo nei tempi dittatoriali. :-) L'ESPLORATORE

  • Alle 05 dicembre, 2005 18:23, Blogger Tottoi

    Ma perchè i soldi sono sempre visti come il male più oscuro che esista?perchè non si potrebbe incensare più l'estetica che l'etica?perchè ci deve sempre essere qualcuno che pretende di insegnarci cos'è ETICO?purtroppo il qualunquismo detto con parole belle fa sempre effetto e l'ignoranza è la sua madre

  • Alle 06 dicembre, 2005 10:11, Anonymous Anonimo

    Il qualunquismo è figlio dell'ignoranza che è cugina della tracotanza che è parente della sovrabbondanza....sì ma poi ai bambini brasiliani resta il problema di come riempire la PANZA!!!
    Saluti dal Saccheggiatorcortese temporaneamente anonimo

  • Alle 06 dicembre, 2005 17:06, Blogger Tottoi

    forse non è grazie alle parole carine e sarcastiche che i bambini di qualunque Stato possono mangiare

  • Alle 07 dicembre, 2005 06:57, Anonymous Anonimo

    Attenzione:ore 06,00 Bin Laden è vivo,lo afferma sul video internet numero due Al Zawahiri. :-) L'ESPLORATORE

  • Alle 07 dicembre, 2005 10:20, Blogger Andrea&Serena

    Non so..forse è l'argomento più delicato che si possa immaginare. Vivere in un mondo bello sotto tutti gli aspetti sarebbe vittoria maggiore per l'estetica.
    Un bambino morente per le strade di Rio non è estetica. Non ha niente a che fare con l'estetica.
    Ed è vero, qui il problema sono i soldi: se un brasiliano non ha nulla, non ha el dinero, come può sperare nell'estetica?
    Dobbiamo centrare bene il problema: può l'estetica valere più di una qualunque vita? Può il semplice diritto alla bellezza degli USA, sopprimere il diritto alla vita del Brasile?
    Ecco: poniamoci questo obiettivo prima di concludere il post. Rispondiamo alla domanda che ora ripropongo: Può il semplice diritto alla bellezza degli USA, sopprimere il diritto alla vita del Brasile?

  • Alle 07 dicembre, 2005 18:43, Blogger Tottoi

    è ovvio che la bellezza non ha termini di paragone con la morte e allo stesso modo credo(purtroppo) che siano un pò incorrelabili fame e Stati Uniti.

  • Alle 07 dicembre, 2005 19:15, Blogger Andrea&Serena

    Credo che, grazie a dio (o Dio..), le colpe statunitensi nella crisi ormai storica del sudamerica siano acclarate. Potrebbe essere importante argomento di confronto.

  • Alle 08 dicembre, 2005 11:04, Blogger Tottoi

    il fatto sta nel decidere in quale tesi credere.c'è chi potrebbe tranquillamente dire che la crisi in sudamerica è dovuta a fattori economici che sono e rimarranno evidenti e a fattori endogeni di ogni singolo Paese leggi corruzione e 'ideali' intesi come valori comuni che un popolo possiede.secondo me rimane un problema di scelta,approccio storico politico o filosofico economico?

  • Alle 08 dicembre, 2005 13:19, Blogger Andrea&Serena

    C'è molta poca scelta da compiere. Ad esempio: che scelta vogliamo compiere in ciò che è successo in Cile?
    Insomma: Pinochet è un fattore endogeno?
    La dottrina Monroe, è un fattore endogeno?
    O piuttosto un piano nettamente esogeno?

  • Alle 08 dicembre, 2005 21:37, Anonymous Anonimo

    Sicuramente non è l'estetica ad affamare tanta parte di mondo ma,a mio modesto avviso,i grandi potentati economici qualche "piccolissima" responsabilità dovrebbero avercela.A meno che non vogliamo giustificare la distribuzione della ricchezza come un fatto puramente casuale!!!
    Saluti etico-estetici

  • Alle 11 dicembre, 2005 18:01, Blogger Tottoi

    quello che è successo in cile è corruzione,e la corruzione dipende dagli uomini,corrotti.non si può parlare di Usa quando invece bisognerebbe riferirsi alle persone che sfruttano il loro potere.vorrei farmi capire.ogni Paese ha quei propri valori comuni che permettono a delle situazioni di avere un pecorso diverso rispetto a quello che avrebbero in altri Paesi.mi ripeto,la crisi dei paesi sudamericani è spiegabile e riconducibile a fattori economici che filosofie diverse inquadrano in diverse maniere,e come con tutte le filosofie si ha la possibilità di scegliere quella che si ritiene personalmente più corretta essendo coscienti del fatto che ne esistono di altre che studiano e vedono gli stessi fenomeni sotto diversissimi punti di vista.non c'è una soluzione definitiva come non c'è una visione che possa dirsi oggettiva.tutto dipende dall'insieme di idee che stanno alla base del pensiero di chi cerca di interpretare le situazioni

  • Alle 14 dicembre, 2005 12:39, Blogger Andrea&Serena

    Per porre fine alla vita del post: Allende era leader per manifestazione della sovranità popolare. Pinochet divenne leader per manifestazione della volontà USA che, da Monroe in poi, persegue manifestamente ed ideologicamente la supremazia nel continente sudamericano. Che non è un crimine in assoluto. Lo diventa se travalica le regole democratiche ed assoggetta il la vita (altrui) al guadagno (proprio). Non sarebbero, forse, stati pieni gli stadi di cileni di cadaveri se non fosse intervenuta la volontà degli stati uniti.

  • Alle 14 dicembre, 2005 13:24, Anonymous Anonimo

    Si. In effetti il Brasile è anche questo. Ridurre tutto a colpe Americane mi sembra veramente eccessivo. Certo gli U.S.A. non hanno la coscienza pulita.
    Ma a volte i Brasiliani dovrebbero rifarsela più con i loro politici.
    Anche Lula forse non è quello che vuol far credere.
    Bello questo dibattito e grazie di avermi invitato. Voglio approfondire la cosa però perchè detto così non ho, alla fine detto niente, e soprattutto non ho motivato le mie argomentazioni.
    Torno presto. AL massimo domani.

    Stefaninho
    www.diariobordo.splinder.com
    (mi firmo così perchè non sono registrato su blogspot)

  • Alle 14 dicembre, 2005 16:07, Blogger Bernardino F.L. Cardenas

    come vedi son passato

    saluti

  • Alle 16 dicembre, 2005 11:56, Blogger Damiano

    Gran bel pezzo, gran bel connubio. diventa sempre più bello ed il lavoro sempre più interessante.

  • Alle 16 dicembre, 2005 15:25, Blogger Andrea&Serena

    Oh yes, le tue foto arricchiscono al punto giusto! Su questo sto tentando di pensare qualcosina. Solo che per il momento la mia idea più gettonata (da me stesso) sono due righe sotto i link. Se invece le tue portentose doti grafiche suggeriscono la creazione di un onehourbanner..mi fai sapere?

  • Alle 31 dicembre, 2005 09:42, Anonymous Anonimo

    molto interessante l'articolo ed ancora più interessante la discussione ...forse i brasiliani devono cominciare a cambiare mentalità ma sicuramente gli Usa devono decidersi a ... smettere di credersi i padroni del mondo , e non solo in sudamerica o in centro america, vedi Nicaragua , non solo Cile, Brasile ,Venezuela, dove il petrolio esiste !!!,...
    io insegno da una vita francese e inglese e quindi la civiltà di questi popoli, ma spesso ormai in classe arrivo a dire che degli usa non si può solo fare il bel discorso della storia americana con l'indipendenza e la costituzione americana copiata dagli ideali di libertà dei francesi, ma che si deve purtroppo parlare anche del loro imperialismo ossessivo, delle loro guerre , le ultime assurde, e della loro ingerenza spesso negativa ovunque , anche qui in Italia, che è sì stata liberata dal nazismo e fascismo grazie anche a loro, ma che ormai sono passati sessant'anni (e alcuni di noi italiani ne hanno abbastanza di essere occupati dagli Usa)...
    e gli ultimi episodi della Cia , poi,che anche in Italia ci ha ficcato il naso in malo modo, portando via persone che avevano chiesto asilo al nostro paese o usando anche l'Italia x far passare aerei con persone prigioniere, torturate ecc ecc in nome di un illegittimo diritto di combattere i terroristi con ogni mezzo e modo ( forse i tribunali di Norimberga e l'Aja sarebbero da ripristinare x i metodi Bush jr !!!)fanno venire la pelle d'oca...
    altro che etica, e morale o come si voglia intendere il discorso, qui è il momento di iniziare tutti quanti ad aver paura xchè la libertà sta diventando un optional ed i diritti umani pure, mentre la fame ed i poveri aumentano ovunque e non solo in Brasile...ahimé

Cerca nel sito
Iniziative
  • Scopri come dare voce al Darfur

  • Scopri come dare voce al Nepal

  • green apple

  • drop outs cafè

  • Meltin'Pot

  • Anna

Commenti recenti
Home page Home Page Paniere di discussione Blogs For Nepal Popolo dei cieli grigi Photoway photoblog momoemomo photoway Contattaci Square Gallery Square 9
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.