Dammi la tua manoIsabelle canticchiò sottovoce e rabbrividì quando sentì la mano di Amory chiudersi sulla sua.
ti capirò
ti parlerò piano
"Isabelle" mormorò egli "lo sai che sono pazzo di te. T'importa qualcosa di me?"
"Sì"
"Quanto te ne importa?... C'è qualcuno che ti piace di più?"
"No." La udiva appena, nonostante fosse così vicino a lei da sentirsi sulla guancia il suo respiro.
"Isabelle, ritornerò all'università per sei lunghi mesi e perché non... se avessi qualcosa per cui ricordarti..."
"Chiudi la porta..." La voce era stata così impercettibile che Amory si chiese se ella avesse parlato davvero. Quando chiuse senza rumore la porta la musica parve tremare.
La luna è bella nel chiarore,
baciami e addio, mio dolce amore.Di Qua Dal Paradiso, Francis Scott Fitzgerald
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