- L’esperienza insegna che i tagli alle tasse, se attuati in un breve lasso di tempo, stimolano la crescita economica e riducono gli incentivi all’elusione e all’evasione fiscale, con il risultato di aumentare la base imponibile e il gettito fi scale complessivo.Per correttezza nei confonti del lettore, aggiungo anche un'immagine dell'autore...Oscar Giannino.
- L’argomentazione degli avversari del taglio delle tasse ricorre immancabilmente alla tesi che ridurre la tassazione favorisce “i ricchi”.
- L’esperienza degli Stati Uniti nel Ventesimo secolo dimostra che, ogni volta che le tasse sono state drasticamente ridotte, sono stati proprio i contribuenti più facoltosi che hanno finito con il pagare il maggiore ammontare complessivo di tasse.
- Una forte riduzione delle aliquote fi scali amplia enormemente la base imponibile, realizzando nei fatti proprio quella progressività dell’imposta che i fautori della tassazione ritengono il fondamento del sistema fiscale.
- La riforma del sistema fiscale dovrà superare le resistenze e l’inerzia degli interessi costituiti che traggono benefi cio dal sistema redistributivo della ricchezza a tutto danno della prosperità dei loro concittadini.
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Alle 06 ottobre, 2006 07:40,
Ognuno vorrebbe ridurre le tasse, ma "sembra" ci sono tanti evasori, perciò meno entrate significa più tasse (per chi le "deve" già pagare). Domanda : chi evade? i lavoratori sotto i 40.000 € annui oppure ci sono altre categorie?. Chi riceve un controllo fiscale non si grida alla mancanza di libertà? di democrazia, ecc? Il problema non è di breve scadenza e nel frattempo?
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Alle 06 ottobre, 2006 12:58, Tottoi
io valgo se con giannino sono sempre d'accordo? spesso l'unico problema è che si sbaglia l'approccio economico, diminuire la pressione fiscale significa aumentare il gettito delle imposte non diminuirlo, questo è un dato che lo si prende tranquillamente dalla realtà, regan docet, in più movimenta l'economia in maniera esponenziale, con più denaro a disposizione aumentano i consumi, quindi gli investimenti e il risparmio e le entrate da imposte aumentano, su questo c'è poco da discutere, ci sono i dati a dimostrarlo. poi è naturale che esiste una iniquità sostanziale tra lavoratori dipendenti che sono "costretti" a pagare le imposte, visto che gliele si decurtano direttamente dalla busta paga e i lavoratori autonomi che hanno più possibilità di evadere volontariamente. rimane da sottolineare che non esiste una corrispondenza tra reddito ed evasione, ci sono molti lavoratori che ufficialmente guadagnano meno di 40.000 € ma che fanno dei lavoretti in nero, beninteso per me è assolutamente rispettabile, anzi, lo trovo completamente ammirevole che ci siano persone che lavorino anche al di fuori del proprio lavoro "legale", solamente che anche quella è evasione. poi indubbiamente c'è l'aspetto psicologico che evidenziava andrea, più le tasse sono ingiustamente e inutilmente alte più cresce la voglia di evadere, ovvero quello che succederà con la finanziaria. ah, se non sbaglio poi si era dato del pazzo a tremonti, giustamente dico io, perchè aveva considerato per la lotta all'evasione una quantità sproporzionata di miliardi come possibili entrate e quindi coerentemente anche questo governo ha inserito più o meno le stesse cifre con le stesse motivazioni. com'era quella cosa?! quando vanno su sono tutti uguali?! nooo....