Lo “sdegno unanime” sugli imbecilli di Roma è così unanime che porta a simpatizzare. Non per loro, ma per il loro diritto a essere liberamente imbecilli. Ora la procura di Roma, non trovando reati seri nei loro gesti, li vuole mettere sotto inchiesta per oltraggio alla pietà dei defunti, articolo 724 del codice penale, lo stesso che punisce le bestemmie.
Per solidarietà con il diritto a manifestare le proprie opinioni, ancorchè oltraggiose verso i defunti, compio qui il medesimo reato dichiarando pubblicamente che Stalin era uno stronzo, Bava Beccaris uno stragista e Plinio il giovane un coglione.
sabato, novembre 25, 2006,11:24
Il diritto all'imbecillità.
Visto che l'ho pensato e mai pubblicato, lo posto ora. Anche se l'ha scritto il Gilioli: