Scrivo queste confessioni perchè è giunta l'ora di fare i conti col passato.
Il Quadrophenico, in un giorno del secondo anno di ITIS, si mise alla finestra della classe e tirò una monetina per strada. Caso volle che passò il professore di religione, il mai abbastanza rimpianto Rondinella: beccato in fronte, o forse lisciato: non ricordo. La sua ira funesta si abbattè su di noi: un giorno di sospensione con obbligo di frequenza. E' questo l'unico provvedimento disciplinare che abbiamo subito.
Per il resto: disegni sul pavimento e sui banchi dipinti con l'acool. Al tutto veniva dato fuoco. Spettacolo grandio...deprimente. Veramente. Simbolo di una terribile deriva violenta nelle scuole italiane. Pensate: un giorno stava per prendere fuoco uno zaino, e la professoressa si avvicinò proprio al banco incriminato. Non se ne accorse per un pelo.
Creavamo palle fatte di scotch e giornali: grandiose partite in classe. Poi giungeva l'attimo di isteria collettiva: ricordo benissimo compagni giocare a distruggere i vetri delle finestre. Ed io lì, senza dire una parola alle autorità scolastiche.
Durante l'ora di chimica andavamo a prendere il sole sulle scale d'emergenza.
Quando alle medie il professor Billi spiegava ci mettevamo tutti sotto i banchi, belli nascosti. E lui non se ne accorgeva.
Abbiamo derubato qualcosa dal laboratorio di chimica. E poi ci serviva del nitrato di potassio, che al negozio non vendevano ai minorenni, per far partire il nostro razzo...
Durante le ore di educazione fisica ci rendevamo protagonisti di partite a calcio a 3 (ma anche a 2, 4, 5...), a piedi scalzi, e pieni di virgulta violenza. Volavano botte da orbi, e continuamente si rischiavano crociato, menisco, caviglia, dita varie. E poi -oh! Povera professoressa Francesconi!- prendevamo le grosse palle bianche, quelle per fare strani e noiosi esercizi, quelle che rimbalazano donando al pilota una visione del mondo e della gravità da allunaggio sulla luna. prendevamo queste grosse palle bianche e ci giocavamo con i nostri zozzi piedacci da ragazzi malfamati: quante ne abbiamo bucate.
Ahi! Poveri soldi dei contribuenti! Quante sedie distrutte: lanciate senza alcun senso e ragionevolezza lungo la stanza!
E poi l'ultimo giorno di scuola media: tutte devastate. Ed io presi, tra i rottami generati dai miei compagni, un sedile con tutte le firme della classe e qualche adesivo. Lo nascosi dentro lo zaino. Scoperta la montagna di sedie distrutte, il professore Liberatore ordino: "O escono i colpevoli o non vi faccio fare l'esame finale". Panico, sudore. Ma stoicamente resistetti, nessuno si accorse del mio zaino (che era buffamente divenuto quadrato...), e portai a casa il bottino-ricordo.
E poi il giorno della maturità. Cristo mio perchè l'ho fatto! Volarono gavettoni furibondi: interi secchi (sapete quelli per lavare per terra, no?) d'acqua che viaggiavano per tutto il glorioso Galileo Galilei (la scuola che ebbe per primo preside Guglielmo Marconi e per studenti Battisti e Mastroianni). E viaggiò fino alla porta in cui si svolgevano, ignari, gli orali.
Tanto ho taciuto: colpevole di omertà, associazione a delinquere e furto aggravato.
Sono colpevole e ne scordo tante.
Siamo stati tremendi criminali.
Oggi ne sono faticosamente uscito: non devasto casa, mia sorella l'ho lasciata viva, non prendo il sole nudo in ascensore, e non spaccio più elementi chimici proibiti. Ho fatto molti miglioramenti. Spero il giudice ne tenga conto.
Implorando perdono,
che inizi il linciaggio,
A.Pe.
P.S. Sì, ma quanto se semo divertiti!!!
P.P.S. la foto è un originale d'epoca.
P.P.P.S. il post è stato aggiornato dopo la prima stesura. Alcune precisazioni sono presenti tra i commenti. Una tra tutte: sono righe nate dopo aver visto certe foto pubblicate da Repubblica spacciate per bullismo. Nulla a che vedere con lo schifo verso certi atteggiamenti perpetrati ai danni dei più deboli, che non rientra affatto nella filosofia goliardica sopra esposta.
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Alle 20 novembre, 2006 16:42, b-and-c
A Pè grazie per 'sto commento, fottuto i.t.i.s. di merda che mi ha rovinato, io ragazzo da classico (forse o quasi sicuramente)...ma che bello, quanto mi sono divertito dentro quell'enorme fabbrica adibita a scuola del cazzo? che bello! Quante bevute...quanti danni, quante stronzate ma quante risate...A Pè certo ti sei scordato di raccontare quando la "francescato" ti voleva denunciare per l'articolo sul giornalino della scuola, cazzo che bello vorrei tornare dentro quel fottuto posto a fare lo stronzo...
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Alle 20 novembre, 2006 16:49,
Io al GaliVoi ci lavoravo e ci lavoro ma le mie stronzate giovanili le ho fatte,in altri tempi e con altri scopi,all'ITIS Giorgi!!! Credo che queste bravate però abbiano poco a che vedere con certi atti di vera sopraffazione nei confronti di certi studenti in difficoltà!!!!
Lascio il mio saluto gridato con l'imbuto!!!!
saccheggiatorcortese.splinder.com -
Alle 20 novembre, 2006 18:44, Jinzo
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Alle 20 novembre, 2006 19:16, Andrea&Serena
@QuadrophenicO: E' vero: quella scenata che mi fece di fronte a tutti la "Francescato" (ecco qui l'articolo: http://www.itisgalileiroma.it/extra/giornalinonew/giornalino2003/info_galilei/educazione_fisica.htm) è stata non solo memorabile, ma rappresenta anche la mia prima soddisfazione da aspirante giornalista! Ma tu, il Rondinella, l'hai preso in capoccia?
Secondo me se iniziamo a scrivere tutte le cose che non ho scritto perchè non ci vengono in mente ci tolgono tutti il saluto...
Il galilei è proprio un gran ricordo. Le umiliazioni che subivamo grazie al Tonino Mastacchi, le frasi allucinate e allucinogene di Dei Giudici Alfredo, la bocca impastata del Mele, le voci su Francesca e la madre, le ore passate al cic a fare una cosa (Lavori in Corso, il giornale scolastico n.d.r.) di alcuna utilità, le fughe dalla classe per sedere davanti alla scrivania del Saccheggiator Cortese ed ascoltare i racconti deliranti (e l'illegal art show a Garbatella!)...
@Jinzo: ti facevo uno studente con più stellette vandaliche al petto!! Ehehe...
@Saccheggiatoricortese: Cla' hai ragione. L'unica cosa che non ho mai sopportato sono le cazzate sugli alunni più deboli. Ed infatti senza precisazione questo post risulta un po' fuori luogo, visto il dibattito pubblico di questi giorni. Non ci sono parole di sdegno sufficienti per quelle immagini.
Il post è riferito a certe foto pubblicate da Repubblica. I giornalisti riescono ad essere approssimativi e superficiali anche in queste piccole inchieste a tasso di difficoltà zero (digiti www.youtube.it e ti fai un giro): immagini che ritraggono alunni intenti a costruire castelli con le gomme (o non ricordo cosa) davanti al prof. che spiega ed altre sciocchezze simili (compreso il ragazzo che punta una pistola giocattolo al docente. E il contesto? Si scherza o no?). E che è bullismo questo? No. E' divertimento. Che dopo una certa età diventa impossibile, non ci viene neanche più spontaneo. Però sono contento di tutte le stronzate che abbiamo combinato in quel carcere-scuola. Sono ricordi grandiosi, e a lieto fine. -
Alle 20 novembre, 2006 19:46,
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Alle 20 novembre, 2006 22:50,
bella generazione, la vostra !!!
peccato che ora gli alunni pensino solo alla violenza e a porcherie varie ... io ho appena restituito un telefonino-video ad una madre di una figliola che lo usava nell'intervallo , non si sa bene xcosa far vedere ....e sempre in quella classe, stamattina un altro è andato a farsi un giro inpresidenza xchè ha insultato la colega giovane di artistica e poi è andato in bagno, sempre nelle ore di lei, a sputare acqua dalla finestra su chi c'era sotto !!!
il resto non lo posso dire ma sono solo idiozie del cavolo, come fotografare certi prof.... io ho già detto che se mi fotografano senza permesso, vedranno i sorci verdi ....sono integralista, faccio 2000 foto al mese ma odio essere ripresa, e non di certo a scuola da un branchetto di giovani rammolliti .... -
Alle 21 novembre, 2006 06:33, Andrea&Serena
Un link trovato su Macchianera, che sembra essere interessante:
http://www.bullismo.com/
viene presentato così:
"Voi stronzi che vivete di rete, di blog, di link autoreferenziali, potreste almeno fare il favore di linkare questo: www.bullismo.com.
L’ha fatto un ex vittima, che pareva in gamba, e che a suo tempo stava per suicidarsi."
Filippo Facci.