Non essendo un assiduo lettore (mea culpa) de Il Giornale, supponevo persino che ormai si occupasse del senato e non più di giornalismo. Figurarsi quindi se dopo queste ammissioni azzardo un parere sulla vicenda. Mi litimito a riportare, consegnando (come è ovvio e come dovrebbe essere) alla magistratura il compito di appurare i fatti.
Come giustamente scrive Paolo sul suo "La Pulce di Voltaire:
Non intendo difendere Scaramella, Guzzanti etc, pur restando fermo nella richiesta di indagare sulle relazioni tra sinistra e URSS, con una Commissione indipendente.E poi un appunto, che non è comunque una presa di posizione, ma una domanda che rivolgerei a D'Avanzo e Bonini. La esplicito citando il senatore Guzzanti (ricordo che le intercettazioni sono qui e qui).
il punto è che in quelle intercettazioni non c’è altro che l’invito, anche brutale, ad un collaboratore a produrre informazioni autentiche, vere e sostenibili e non bufale. Dover sarebbe il reato? Dove la mia vergogna?