sabato, agosto 11, 2007,15:18
New York Public Library

L'idilio passò recando con sè il suo tributo di giovinezza. Venne il giorno in cui Gloria si accorse che altri gli altri uomini non le riuscivano più noiosi: venne il giorno in cui Anthony scoprì che poteva di nuovo far tardi la sera a chiaccherare con Dick di quelle astrazioni colossali che una volta avevano riempito tutto il suo mondo. Ma sapendo che avevano avuto il più bello degli Amori possibili, si aggrapparono a ciò che restava.
L'Amore indugiava: in lunghe conversazioni la notte, in quelle ore nude in cui la mente si assottiglia e si affila e ciò che si prende in accatto dai sogni diventa la sostanza di tutta la vita, in tenerezze profonde e intime che si prodigavano l'un l'altra, nel ridere alle stesse assurdità e nel trovarsi d'accordo a giudicare nobili certe cose e tristi certe altre.
Belli e dannati, F. Scott Fitzgerald

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scritto da Andrea



1 Commenti:


  • Alle 15 agosto, 2007 10:40, Anonymous Anonimo

    Ciao, conosco il film ma non il libro.
    Bello il trafiletto che hai trascritto, mi sa che comprero' il romanzo!
    ciao un saluto e Buon Ferragosto Giano

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