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La potenza apparente dei nuovi strumenti, le capacità tendenti all'ipertrofico di un uomo nuovo, sempre più integrato alla macchina, e attraverso la macchina penetrante del mondo.
Lo scenario è inquietante e affascinante. Da brividi di terrore, da singulti di speranza.
Che mondo sarà? Provate a immaginare un mondo senza corrente elettrica. Fatto? Ok, ora pensate: niente luce attorno a voi, buio più totale perchè, almeno ora che scrivo, sono le 00:27 (e ovviamente voi non potreste leggere queste righe...vabè). Un mondo assurdo, non vi pare?
Ora catapultatevi tra quarant'anni. I vostri figli, o i figli dei dei vostri figli, quel che è insomma. Ci sono le elezioni. Come avvengono? Così. Non ci sono viscidi qualunquisti al potere, lobbisti incalliti, ex comunisti, picconatori, cavalieri, ciabattini, delinquenti, camorristi, e clamorosi pezzi di merda. No. La politica parte dal basso. In una grande piazza tutti parlano e -pian piano i meccanismi si perfezionano- e in qualche modo tutti decidono. La politica fatta nel basso. E dal basso verso il vertice di un governo finalmente democratico. Poi immaginate di chiedere ai vostri eredi -tra quarant'anni- di immaginare un mondo, il suo mondo, con la nostra politica. Aberrante.
Cyberspazio, Internet, Futuro.
E una quarta parola: Democrazia. Vera per di più.
Qui sotto un documento interessante. Volendo è un documento da leggere.
"Governi del Mondo, stanchi giganti di carne e di acciaio, io vengo dal Cyberspazio, la nuova dimora della Mente. A nome del futuro, chiedo a voi, esseri del passato, di lasciarci soli. Non siete graditi fra di noi. Non avete alcuna sovranità sui luoghi dove ci incontriamo."
Continua.