la disturbo per un parere, sulle ultime dichiarazioni dell'On. Berlsuconi Silvio riguardo la nuova riforma dell'assetto televisivo.
Berlusconi furioso. Durissimo il commento pronunciato da Silvio Berlusconi qualche minuto prima della deliberazione del governo. "Non ci credo - ha detto l'ex premier parlando a Campobasso per la campagna elettorale regionale - sarebbe un atto di banditismo e non sarebbe più una democrazia quel Paese in cui una parte politica andasse al governo e intendesse colpire l'avversario attraverso le sue aziende e le sue proprietà private. Non ci credo".Non ho titolo per interloquire sulle dichiarazioni di un leader politico. Peraltro non dispongo del testo delle divisate modifiche che l'attuale governo intenderebbe apportare alla disciplina radiotelevisiva vigente. Peraltro, avendo io lavorato abbastanza durante la scorsa legsilatura a
quella riforma non so se sono la persona più indicata per esprimere giudizi sul punto. Quel che ho letto mi dà l'impressione di una incredibile arretratezza culturale e incomprensione degli straordinari sviluppi che la convergenza e la multimedialità stanno portanto.
Mi fermo qui e le allego, nell'ipotesi in cui lei avesse interesse ad approfondire il tema un mio articolo uscito ora nel commentario al testo unico della radiotelevisione (La televisione digitale, a cura di A. Frignani - E.Poddighe - V. Zeno-Zencovich, Giuffrè editore - 2006).