Per Carlo Stagnaro, direttore del dipartimento Ecologia di mercato dell'IBL, "quella del WWF l'ennesima profezia di sventura, che poggia sul nulla e presto si rivelerà sbagliata, come è sempre stato finora". Per fare solo alcuni esempi, "Nel 1980 il presidente Usa Carter, basandosi su uno studio che aveva commissionato, assicurò che nel 2000 si sarebbero esaurite le risorse alimentari del pianeta. Nel 1987 una commissione dell'Onu certificava un grave pericolo per la vita sul pianeta. Prima ancora, Theodore Roosevelt nel 1905 aveva annunciato che in qualche decennio si sarebbero esaurite le riserve mondiali di legname. Nel 1972 il Club di Roma affermò che l'oro sarebbe finito entro il 1981, lo zinco entro il 1990, il petrolio entro il 1992, il piombo, il rame e il metano entro il
Conclude Stagnaro: "queste previsioni sono ridicole perché poggiano su due ipotesi di fondo: primo, che lo stock di risorse esistenti sulla Terra sia dato, mentre l'esperienza ci dice che l'uomo inventa risorse, stimolato dai problemi: il petrolio non era una risorsa, ma un liquido nero che inquinava i pozzi, fino a poco tempo fa. Secondo, gli analisti del WWF credono che l'umanità sia composta da stupidi. La storia ci dice esattamente il contrario: nessuna risorsa si è mai esaurita nell'avventura umana e nessuna risorsa mai si esaurirà, purché il mercato sia lasciato libero di lavorare trasmettendo informazioni relative alla scarsità relativa delle risorse"
segnalato da Pebu (la fonte? Qualche angolo buio di IBL)