venerdì, novembre 03, 2006,14:50
Risposta ad R.
Finalmente posso risponderti... Non l'ho fatto finora per la mia mancanza di continuità nelle cose e per problemi al pc, di certo non perchè non abbia nulla da dire in merito a quanto hai scritto!

"Cara" R., non sò per quanto tempo tu abbia fatto parte dei Gruppi, o a quanti campi tu abbia partecipato... Però leggendo le tue parole credo che contemporaneamente con cuore e testa , tu non ci sia stata neanche un minuto. Parli di Bibbia (e il rito degli idoli è per ricevere il Tao, mi dispiace contraddirti), parli di sette, parli di idoli (è vero che è impossibile non averne: chi è senza peccato scagli la prima pietra, chi non ha qualcosa/qualcuno prima di Dio nella propria vita si rivolga al Papa per la beatificazione), parli di riti, parli della condanna dei rapporti prematrimoniali. Forse però dimentichi che stiamo parlando di un'esperienza religiosa, un cammino all'interno di un gruppo parrocchiale! Quindi non puoi chiudere il cuore, non capiresti il motivo di tante cose che si fanno. Ma non puoi chiudere neanche le tue idee in un cassetto, non capiresti cos'è che ti porta a certe scelte e ad un certo "stile di vita". In questi ultimi 8 anni di Gruppi ho vissuto alti e bassi, forse proprio perchè non condivido tanti precetti, o forse perché pondero con fin troppa razionalità ciò che mi viene in generale proposto. Quindi non dirmi "Possibile essere così ciechi?", io cieca non lo sono davvero. E ho visto P. Marco, ho visto l'uomo che era, ho visto il prete che era, ho visto i ragazzi che ha aiutato. Forse era meglio non aiutarli, o forse è stato giusto così... Non sarò io a giudicare le persone, né a dare certezze su come si siano svolti i fatti. Ma credimi, mi risulta davvero difficile immaginarmi le persone che lo hanno accusato nelle vesti dei poveri deboli rovinati da lui! Te lo giuro, non ci riesco proprio... Parli delle loro lacrime, ma io non ho mai visto dolore in loro. Poi magari posso sbagliarmi, posso essere cieca come tu dici (...), posso aver detto una serie interminabile di sciocchezze. Non posso infatti spacciarmi per detentrice di verità assolute! Ma neanche tu puoi farlo, quindi non capisco come tu possa essere così sicura di quello che scrivi. Poi per il resto potremmo parlare di colpevolezza o meno, di abusi e di quant'altro. Rimane però una chiesa piena di ragazzi a salutare per l'ultima volta P. Marco... E rimane questa testimonianza, non scritta da me ma che voglio sia letta da chi è interessato a tirare qualche conclusione per questa vicenda:
"Due cose mi sono rimaste impresse durante l'omelia dei tuoi funerali e credo che rimarranno indelebili in me:
1) che un prete non è un super uomo, ma è in primis un uomo... e che quindi a questo punto non importa "perché lo hai fatto e se lo hai fatto" ma che ancora una volta ti sei dimostrato un uomo come tanti con la sola differenza vocazionale... un uomo che vive Dio, nelle gioie, nei dolori, negli errori e nei peccati, nelle insicurezze e nei doni che ogni giorno scopriamo... che ami Dio sopra ogni cosa, che preferisci il suo giudizio a quello dell'uomo... che come un semplice uomo, con la propria esperienza, mi ha insegnato ad Amare Dio!
2) ognuno ti ha conosciuto ed ognuno si è preso quello che tu hai saputo donargli."

Una goccia nell'oceano delle infamità verso di lui, ovvio. Ma non è una goccia ad erodere le rocce?? (perdonatemi il romanticismo finale ;->)
di raffaella85
scritto da Andrea&Serena



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