La vita…è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra nell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
Sandro Penna
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra nell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
Sandro Penna
...che risvegli quelli. Su vagoni sgangherati, in posizioni disperate. Con le ossa a frantumarsi contro gli angoli innocenti. E poi guardarsi attorno e vedere la nebbia, le neve e il sole, la persona che ami, la gente cui vuoi bene...
P.S. Certo beccarsi 15 anni di scuola per poi trovare un solo professore come Leonelli e per sole tre ore a settimana di letteratura italiana...insomma, credo si potrebbe fare di meglio.
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