In un'intervista a il Giornale il ministro ha dichiarato: «Il desiderio di maternità e di paternità un omosessuale se lo deve scordare... è meglio che un bambino cresca in Africa piuttosto che con due uomini o due donne».
Da quando ho compiuto 18 anni non ho mai espresso un voto reale. Ora neanche mi reco più alle urne. Mi farebbe schifo votare a destra. E le frasi da pelle d'oca te le ritrovi pure a sinistra. Una bella sinistra, fresca e progressista. Eh già. Talmente tanto che non riesce a concepire un matrimonio omosessuale. Due sessi identici che si sfregano, che orrore!
Perché? Se non sbaglio l’unico motivo col quale tale posizione viene giustificata risiede nella semplice frase “una famiglia composta da omosessuali non è naturale”. Bene. Ne arguisco che il diritto italiano è fondato sul giusnaturalismo, e che lo stato italiano è uno stato etico.
Personalmente, al sol pensiero di vivere in uno stato dove la legge che conta è quella imposta dalla morale comune, rabbrividisco. Perché la morale comune non è comune, ma semplicemente quella espressa dalla maggioranza. O, spesse volte, dalla classe politica incapace di esprimere i desideri della maggioranza della popolazione.
Non capisco molto di filosofia, ed il carissimo professor Giacomo Marramao è ancora lì che mi aspetta sulla cattedra. Ma personalmente non mi sembra avere troppo senso giudicare innaturali gli omosessuali. Se esistono in natura sono naturali. Non sono aberrazioni. Non sono malati. Ma persone con tendenze sessuali risultanti da un inscindibile intreccio di predisposizione genetica e fattori ambientali. Come gli etero.
E dunque? Mi manca sempre una risposta: perchè debbano essere su un livello differente dalle coppie eterosessuali. Non ce n'è uno che sia uno. Io non lo trovo proprio. E chiedo ai lettori, agli amici della redazione: fatemi un po’ di luce.
Ma io son fatto male. Penso che in una famiglia il fulcro indispensabile sia l’amore e l’affetto. E che una pessima famiglia eterosessuale valga esattamente quanto una pessima famiglia omosessuale. Penso che un figlio cresciuto tra due uomini dediti allo “sbaciucchiamento” avrà solo la mente più aperta. Che il suo orientamento sessuale non sarà deviato in alcun modo, e che come un gay nasce in una famiglia “normale” (normale...dio santo normale!), allora un etero puo’ crescere in una famiglia gay. E non vi azzardate a dire che non è giusto far crescere un bimbo in una situazione “a rischio discriminazione”: avreste mai tolto il diritto ad un figlio ad un afroamericano del Texas negli anni ’30? Ma va là…
Insomma: ma chi vado a votare se neanche i Riformatori Liberali la pensano come me?
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