Innaugurando l'anno accademico il Rettore dell'Università di torino a riconosciuto che sarebbe giusto pagare meglio i docenti migliori (la difficoltà sarà poi trovare i modi per valutare i docenti stessi ndr), rendendo meno rigide le "griglie stipendiali". Il linguaggio puzza di burocratese, ma si tratta della rottura di un tabù mai completamente rinnegato. il fatto che nel 2006 rappresenti ancora una notizia la dice lunga sui danni inferti da certo sindacalismo appiattente alla società. Se molti italiani di antico fusto delusi da Berlusconi non se la sento di votare Unione e al massimo meditano di astenersi, non è perchè siano moralmente inferiori, come sostiene Floro d'Arcais. Ai loro occhi la parola "sinistra" incarna l'incubo dell'ugualitarismo, basato sull'dea che le persone vadano ricompensate in base ai bisogni e non ai meriti.
Per decenni dietro l'elogio dell'uguaglianza si è nascosto il disegno di chi voleva massificare le persone per servirsene ai fini di potere. La storia dell'Italia industriale è anche la vicenda di imprenditori a cui i consigli di fabbrica impedivano di premiare l'operaio più meritevole, e di lavoratori demotivati daall'ingiustizia di dover condividere lo stipendio di lavoratori mediocri. e i capi della sinistra frequentassero meno salotti e più strade, s'accorgerebbero che il muro che li separa da tanti elettori potenziali potrebbe essere abbattuto solo da un elogio sincero della disuguaglianza: dettata dal merito e non dalle raccomandazioni, dalle capacità degli individui e non dai meccanismi anonimi delle burocrazie.
di Massimo Gramellini, La Stampa - 11/1/2006VOCI DALLA REDAZIONE: è in lavorazione un post sulla scuola. Chi già da ora volesse contribuire, può lasciare un recapito tra i commenti.