Il valore dell'agire politico
di V. V. Alberti
Il concetto di libertà, se analizzato nelle sue implicazioni sociali e politiche secondo un criterio liberale, deve costantemente essere posto in relazione all'individuo reale.In questo senso, è opportuno vedere se a me, proprio a me con nome e cognome, il principio di libertà presuntamente contenuto in una norma - che sia una legge, un provvedimento, un atto governativo - consenta la reale, concreta capacità di esaltare la mia libertà (naturalmente da non intendere come licenza). La libertà è una categoria spesso fraintesa, abusata, non focalizzata. Mettiamo che io sia un giovane che intende fare l'imprenditore. Quali ostacoli incontro? Quali facilitazioni? Quali illogicità? Quali opportunità o ingiustizie? Se esiste una legislazione sull'imprenditoria femminile o giovanile, o i prestiti d'onore, è vero che tali norme sostengono la mia libera iniziativa? La risposta Ë difficile e poco lieta. In tempi di campagna elettorale - aggiungo, radicale e fuorviante - noi di Società Libera, tradizionalmente attenti alla qualità culturale del liberalismo, dobbiamo capire (e, in questo senso, è stato fondamentale proporre il "Rapporto sul processo di liberalizzazione della società italiana") se, al criterio logico e culturale, corrisponda una precisa e organizzata risposta politica. E' proprio la politica, infatti, la categoria dalla quale aspettiamo risposte, per quanto sia drammaticamente in crisi. Ci siamo occupati, infatti, dei "costi della politica" non per demagogia, ma per affermare l'importanza e il valore dell'agire politico.
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