Non certo la sinistra ha avvelenato la giovane e mai fiorita democrazia italiana. Quel che ne rimaneva da precedenti e devastanti interventi era già stato maltrattato non da un presidente del consiglio mafioso, ma da un presidente del consiglio che con i mafiosi ci andava a cena, con i massoni ci faceva colazione e alle domande legittime di chi cercava non una verità scontata, ma una verità se possibile diversa da quella che i fatti lasciavano e lasciano pensare, rispose col silenzio colpevole di chi forse -forse- qualcosa da nascondere ce l'ha. Questa è la nostra democrazia: fatta di uomini (Fini, Casini e compagnia bella) che pur di andare al governo hanno sputato sulla trasparenza e la limpidezza che dovrebbe distinguere qualsiasi persona impegnata nella gestione della cosa pubblica.
In questo deprimente scenario si installa questo post di Save The Rabbit, che quasi completamente condivido, ed interamente riporto.
"SaVeTheRaBbit.nEt apre una breve parentesi, lunga quanto un post, per porre sotto la luce dei riflettori la nube nera che avvolge il voto italiano all’estero. Non so quanti cittadini italiani come me si sentano truffati, quanti siano indignati, quanti abbiano l’impressione di essere finiti per errore dentro un vecchio film horror sui vampiri. Non è argomento prettamente politico, non è materia per la “fantasia” degli elettori della CDL, no. E’ una questione di principio. La nostra, in fondo, è una democrazia molto giovane. Ed è ancora maledettamente immatura. Non si potrebbe spiegare in altro modo perchè il voto -”sacro”- dei cittadini venga manipolato come tanti assi vincenti nelle maniche dei truffatori.
Il voto italiano all’estero è stato palesemente falsato: lo dicono ora anche gli esponenti di sinistra dell’America Latina (Il sindacalista Cgil: «Mi offrirono 10mila schede in bianco»). Lo affermano perchè i candidati da loro sostenuti in America Latina, sono stati lasciati a casa, mentre la vittoria sarebbe stata regalata a candidati di sinistra di area più centrista. Per fare questo, hanno manipolato i voti, hanno ribaltato i risultati, hanno proclamato vincenti i perdenti. Una polemica tutta interna all’area politica di sinistra, panni sporchi che i politici italiani avrebbero voluto nascondere, ma che i sudamericani vogliono lavare. Ci sono registri, filmati, testimonianze.
«Vede, il metodo che hanno usato è stato quello dell’arroganza, del ricatto, anche su questa questione del ministero. Sembrava che se non si nominava Danieli [ La Margherita, ndr.]venisse giù il mondo. Noi abbiamo un altro modo di lavorare», dice Antonio Bruzzese, responsabile dell’INCA CGIL.
Il pensiero non può non correre ai risultati elettorali registrati in territorio nazionale. I pezzi grossi della sinistra italiana, se hanno voluto falsare i risultati degli italiani all’estero per far vincere un candidato di area più centrista (Edoardo Pollastri) rispetto a quell’altro (Mirella Giai), sostenuto dal sindacato, cosa mai potrebbero aver fatto per battere Berlusconi?
Del resto, c’è anche chi pensa che per un supremo fine, ogni mezzo sia buono. Lo credeva anche chi ha ucciso Marco Biagi."