Immagina.
Nel deserto, la notte, ti svegliano: attaccano il tuo villaggio. Lì hai lasciato i tuoi figli, tua moglie, la tua storia. Bruciano la tua casa. Stuprano tua moglie. Armano tuo figlio. Cancellano la tua storia.
Sparano.
Non bastano le urla terrorizzate dei bambini, l’odore acre di feci e urine liberate dalla paura e del sangue che impasta la terra, il rumore – tanto rumore- di passi, spari, crolli, legna e carne che brucia, niente ferma la mano dei boia.
Corri.
Ti rendi subito conto –forse è solo istinto – che le parole hanno un senso solo se ascoltate.
Allora imbracci il bastone, come fosse un fucile. Corri, con la speranza di poter ancora salvare tua moglie, tuo figlio, non importa la storia. E preghi.
Ma sei lontano, stringi il tuo bastone.
I janjaweed corrono già verso un altro villaggio.
Saremo a Roma, il 16 Settembre in Piazza Farnese, per dire "fermiamo il sangue in Darfur"!
ore 10: Marcia dei rifugiati con la torcia olimpica. Presenti Monica Guerritore, Toni Capuozzo, Tiziana Ferrario;
ore11: mostra fotografica e proiezione video reportage dal Darfur, interventi di associazioni, ospite Presidente Commissione Esteri della Camera U. Ranieri
0re 13: concerto dei Marcosbanda (jazz funk rock), vincitori premio "Voci per la Libertà" 2007
All’iniziativa, promossa da Italians for Darfur, hanno aderito il Comune di Roma, l’associazione Articolo21, la sezione italiana di Amnesty International, Nessuno tocchi Caino, la Comunità Ebraica, l’Ugei e l’associazione “Voci per la libertà”.
Italian Blogs For Darfur
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