Bè: l'alternativa c'è. Questa puntata di report (qui il testo) spiega tutto. IMPORTANTE: la visione della puntata è consigliata a tutti.
Ho avuto la fortuna su Save The Rabbit di trovare questa notizia:
Il 20 maggio ricorre la 10° manifestazione globale contro i test condotti sugli animali. La sperimentazione sugli animali, che pone sullo stesso piano l’ essere vivente al materiale inanimato da laboratorio, è una pratica considerata sempre meno utile ai fini dello studio della tossicità delle sostanze destinate al commercio, data la diversa risposta alle sostanze da parte degli organismi di differenti specie.
La manifestazione ha come obiettivo principale la Procter & Gamble (P&G), la multinazionale leader nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di beni di largo consumo, detergenti, cosmetici, fragranze e prodotti farmaceutici e del cibo per gatti e cani domestici (Iams/Eukanuba). Ogni anno la compagnia si rende responsabile della uccisione di decine di migliaia di animali, che muoiono nel dolore e nella solitudine delle anguste celle dei laboratori. La P&G, a differenza di altre grandi aziende del settore, si rifiuta infatti di fermare i tests dei suoi prodotti sugli animali, nonostante l’esistenza di più affidabili e incruenti alternative.
Nonostante la crudeltà dei tests sugli animali di cui è responsabile, spesso finalizzati alla sperimentazione di alimenti per animali domestici, gli stessi usati come cavie da laboratorio, la multinazionale compie un notevole sforzo finanziario per apparire, attraverso campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni, come una compagnia seria e attenta alla salute degli animali.
La giornata mondiale contro la P&G si ripete annualmente in tutto il mondo: l’anno scorso più di cento eventi sono stati organizzati per informare gli ignari acquirenti dei prodotti P&G delle pratiche vivisezioniste perpetuate dal colosso americano.
(Nell’immagine: tutti i loghi dell’azienda [fonte: Carrierain.it] )
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