Darfur in caduta libera.
Il Darfur va sempre peggio. Lo dicono gli stessi responsabili ONU, ma poi nulla di concreto succede, milioni di persone morte o scappate. Ormai le nazioni coinvolte nel conflitto sono tre: oltre al Sudan, anche Ciad e Repubblica centroafricana, dove operano gli stessi gruppi mercenari, armati da Al Qaeda e intenzionati a mettere le mani sulle miniere di uranio e sui giacimenti di petrolio.
Ora "la situazione è in caduta libera", e sei milioni di persone sono a rischio. Naturalmente Napolitano, Parisi, D'Alema, Diliberto, Prodi non parlano di urgenza, non chiedono "Conferenze internazionali di pace" e -udite! udite!- non si sognano nemmeno di mandare "truppe internazionali di interposizione e di pace", come nel Libano. Ipocrisia come faccia politicamente corretta della violenza.
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