Per il resto: noi stiamo informando. Ora passiamo le notizie agli altri.
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Splendido il lavoro di Bateo. Un nuovo blog che tiene d'occhio tutti i link segnalati dal network. La nostra Virginie continua l'opera di traduzione: notizie sul Nepal dalla Francia. Latta invece ci racconta dei suoi giorni a Katmandu.
Nel 1994 furono ritrovati, quasi x caso, in uno sgabuzzino al pianterreno di Palazzo Cesi , sede della Procura generale militare di Roma, 695 fascicoli processuali sui crimini di guerra nazifascisti , eccidi , omicidi, saccheggi e delitti , commessi dalle truppe tedesche di occupazione , ma anche da collaborazionisti italiani e da reparti delle RSI…episodi noti o mai conosciuti , di cui si può leggere nel bellissimo libro Le stragi nascoste l’armadio della vergogna… di Massimo Franzinelli ed Mondadori, rimasti impuniti !!! …ma domani è il 7 settembre ed io vorrei parlarvi del mio cassetto personale dei ricordi …… il 7 settembre 1943 mio papà , che quel giorno compiva 21 anni , si imbarcava al porto di Bari , quel porto che io ho visto x la prima volta dal vivo due settimane fa, con una certa emozione in effetti , x tornare a Tirana in Albania , dove era in servizio da quasi due anni , dopo una licenza passata a casa in Val di Susa …
se c’è un destino già prestabilito non lo so , so però che il giorno dopo , l’8 settembre 1943 , con l’armistizio firmato da Badoglio , si ritrovò nel caos più completo di una fuga con altri commilitoni verso la Yugoslavia , unica possibilità di salvarsi la pelle…
Non ha quasi mai parlato di quello che gli successe , ma in un’occasione molto speciale , quando era già ormai anziano ed ammalato , accennò a questa fuga durata non più di 15 giorni …
Durante l’ultimo conflitto della ex Yugoslavia , quando gli albanesi mussulmani perseguitati dai serbi di Milosevic in Kossovo , se ben ricordo , fuggirono verso l’Albania , furono trasmesse delle immagini in TV e mio papà improvvisamente disse che quello era il passo Chafata , che lui aveva fatto al contrario mentre scappava nel settembre 43 x riuscire a raggiungere le truppe partigiane di Tito , unica salvezza , e x sfuggire i partigiani albanesi che cercavano i militari italiani x farli fuori …
Disse anche che non era cambiato nulla da allora e che lui purtroppo fu catturato dai tedeschi al Lago di Ocrida , in territorio yugoslavo , e messo sui carri bestiame , - quei carri bestiame famigerati di cui si legge sempre nelle testimonianze dei sopravvissuti , ebrei o italiani che siano … - x essere spedito in Polonia, nelle miniere …
In quel periodo era intanto sorta una vivace polemica xchè la Germania , che aveva deciso di pagare i danni ai deportati della guerra, non aveva riconosciuto i nostri militari IMI come lavoratori in Condizioni di Schiavitù o x Lavoro Forzato …
io iniziavo allora a navigare in internet e cominciai una accurata ricerca personale x poter compilare ugualmente la domanda x mio padre - domanda che fu naturalmente respinta da Ginevra e di cui conservo con cura la lettera in cui mi si dice che mio padre fu semplicemente prigioniero di guerra in campi di non sterminio !!! - , anche se , come disse chiaramente Gianrico Tedeschi , attore famoso di teatro ed ex ufficiale internato IMI , non avrei conservato quei soldi x me , xchè ancora grondavano del sangue di milioni di vittime … ma era una questione di pricipio e di giustizia !…
Passando attraverso i siti dell’Aned e dell’Anei arrivai a www.schiavi di hitler.it e poi a www.indennizzolavoratoriforzatinazismo.it e da lì a www.majoranaorg/progetti/shoah/tabella_campi htm
Trovai anche il sito dell’Istituto Storia Contemporanea Pier Amato Perretta di Como , il cui presidente , Ricciotti Lazzaro , che conoscevo x aver scritto un bellissimo libro sugli IMI, aveva inviato una toccante e importantissima lettera alla Germania …
“Cara Germania.... in un anno di lavoro durissimo abbiamo raccolto 12 mila nomi, memorie storiche e documentazione di sopravvissuti dei lager nazisti .... è gente al tramonto , che prima non aveva mai voluto parlare di quel martirio di 50 anni fa... è gente fuori dalla memoria collettiva, fuori dalla memoria dei governi , gente solo da cimitero ...non siamo mendicanti, non ci mettiamo in ginocchio davanti a te , Germania! non ci servono milioni , ma un rimborso simbolico di poche lire e un biglietto di scuse personale firmato dal tuo Presidente della Repubblica … ti diremo grazie e così lo faremo noi x loro , i 50 000 morti italiani rimasti nei lager, impiccati strangolati fucilati torturati bastonati bruciati vivi morti di fame e di malattie ridotti in cenere …
e quelli tornati , che come mio papà rifiutarono sempre di firmare in lager x aderire a Salò , con le cicatrici sul corpo e nell’animo ….
cicatrici dei bombardamenti alleati mentre erano chiusi in un vagone durante il trasporto da un lager all’altro alla fine del 44 o inizio 45 e cicatrici dei morsi di un cane SS , che andava a recuperare i prigionieri scappati dalle baracche mentre cadevano le bombe alleate sulle città vicine ai campi ….
e cicatrici di ciò che aveva visto e subito e di cui non parlò mai , cercando nel silenzio l’obblio e il desiderio di dimenticare x sempre , quegli incubi che x tutta la vita lo accompagnarono nei sogni notturni e negli ultimi mesi di vita , in cui diceva che non poteva allungare le gambe nel letto xchè non c’era spazio x dormire allungati nelle baracche di legno …
A quel punto andai a cercare in un cassettino del mio trumeau alcuni documenti che mio papà aveva riportato dalla prigionia e che erano rimasti lì x anni dimenticati …
i pochi pezzi di carta che erano la moneta del lager o che gli erano stati dati dai canadesi dopo la liberazione x tornare a casa , attraverso il Brennero
il passaporto rilasciato dai nazisti …
con quell’allucinante testimonianza di questa pagina , in cui si vede benissimo la data del 6 aprile 45 ( io sono nata il 6 aprile di 10 anni dopo ! ) , in cui gli si rinnovava il passaporto x il lavoro forzato nei campi x altri 2 anni ancora , e la firma del nazista incaricato !!!
- erano alle soglie di una disfatta completa e totale ma il meccanismo dei lager funzionava a meraviglia … -
(non sono riuscito ad aggiungere le immagini successive, ndr)
il pass degli alleati…
e i 5 o 6 biglietti - lettera che aveva ricevuto nei lager da mio nonna e mia zia fino al luglio 44 , con tutti i timbri e le scritte di spostamento da un sottoblocco all’altro …- in seguito fu spostato in continuazione nella Germania in rotta e non ricevette più posta , probabilmente … -
da questi pochi ricordi di quasi due anni di campi di lavoro e di alcune parole dette da mio padre su dove era stato , prima nelle miniere polacche della Slesia e poi in Germania , con le mie ricerche in internet, riuscii a trovare documenti estremamente interessanti …
un viaggio della memoria angosciante … soprattutto dopo aver constatato che alcuni luoghi da lui nominati erano legati a Gross Rosen ed a Flossemburg , che nella storia concentrazionaria hanno tanta morte e distruzione e tanta brutalità e sofferenza…
con mio papà non ho mai parlato di questa mia ricostruzione approssimata xchè era già ammalato gravemente, ma ho conservato tutti i suoi pochi documenti ed il lavoro di due mesi di ricerche approfondite in internet …
x non dimenticare !!! mai …
tanti auguri , papà , ovunque tu sia , con la speranza che almeno lì l’odio degli uomini non ci sia , nè la sofferenza e l’ angoscia di essere schiavi !!!
La democrazia non è prioritaria, in trequarti del mondo.Ma bisogna stare di là per poter accettaRE, anche per me, quello CHe ho appena scritto.
PACE...
Cose che in realtà non potrebbero mai succedere nel mondo reale, no? lo dice anche quello lì col nome complicato...leggere qui per credere.
Nota n.1 : se fossi in Iran, con questo post farei questa fine.
Nota n.2 : seguirà un post serio sul film "Il Pianista".
UPDATE: ho finalmente scritto sul mio blog il post che avevo promesso. Vi consiglio di leggerlo, in particolar modo se avete visto il film.
Lo scopo di questo post è invece fare un sunto degli ultimi avvenimenti.
8 Gennaio: i Maoisti hanno fatto esplodere una bomba fatta con una pentola a pressione nel comune di Nepalgunj alle 5:26 danneggiando e distruggendo gli interni di una costruzione.
10 Gennaio: il Partito dei Lavoratori e dei Contadini, un gruppo di sinistra che è anche membro della alleanza dei sette partiti, ha organizzato un rally da Bhaktpur a Katmandu per esortare la popolazione a boicottare le prossime elezioni municipali.
11 Gennaio: 10 ribelli maoisti uccisi dalle forze di sicurezza nel Nepal occidentale. Secondo il Katmandu Post avevano attaccato diversi uffici del governo e personale di sicurezza a Dhangadi.
12 Gennaio: l'alleanza ha organizzato una enorme manifestazione (150.000 persone) a Janakpur (180 km a sud-est di Katmandu) per chiedere il ritorno della democrazia nell'ambito della più larga protesta contro la dittatura del Re.
13 Gennaio: una famiglia innocente a Charikot, Nepal est, è coinvolta nel fuoco tra forze di sicurezza e maoisti e perde proprietà (casa e negozio) per centinaia di migliaia di rupie.
14 Gennaio: sospetti ribelli comunisti hanno attaccato due stazioni di polizia, cinque esplosioni hanno ucciso 11 (AP) o 12 (Reuters) poliziotti a Thankot, vicino la capitale.
16 Gennaio: studenti attivisti di alcuni partiti politici distruggono una simblica urna durante una manifestazione a Katmandu contro le prossime votazioni.
Il governo nepalese impone il coprifuoco, vieta attività politiche, e invita i partiti per discutere. A questo riguardo UWB dubita delle intenzioni del governo sottolineando la contraddizione tra i due provvedimenti pubblici e la proposta di dialogo.
17 Gennaio: studenti nepalesi del campus Patan sfidano a Katmandu il divieto del governo di fare assemblea e protestano arrestando il traffico e urlando slogan contro la monarchia. Sono seguiti molti arresti.
19 Gennaio: interrotti i collegamenti di telefonia mobile, almeno 50 tra politici a studenti attivisti detenuti a seguito delle proteste di due giorni prima.
20 Gennaio: i militari controllano le strade della capitale. Ora si parla di centinaia di oppositori detenuti.
Studenti manifestano davanti all'ostello dell'università Tribhuvan, mentre attivisti partecipano a una fiaccolata per sfidare il coprifuoco.
21 Gennaio: sospetti ribelli maoisti hanno ucciso 5 agenti e ferito seriamente altri tre nell'attacco a due posti di blocco nella zona ovest del paese.
La polizia disperde sostenitori dei sette partiti attivisti per la democrazia durante una manifestazione a Katmandu, usando anche gas lacrimogeni e altre armi. Almeno 300 persone arrestate e 50 ferite.
22 Gennaio: altra fiaccolata contro il Re e per il boicottaggio delle elezioni. Altri scontri tra forze dell'ordine e manifestanti.
23 Gennaio: continuano gli scontri, il governo toglie gli arresti domiciliare imposti a tre capi dei dissidenti per fare da deterrente alle dimostrazioni del fine settimana, mentre attacchi di presunti comunisti ribelli nel sud del paese hanno causato 26 morti.
Sospetti ribelli maoisti hanno ucciso un candidato alle elezioni sostenitore del Re.
24 Gennaio: quarto giorno consecutivo di scontri, anche con cannoni ad acqua per disperdere i dimostranti. Il governo ritira il coprifuoco e il divieto di attività politiche.
Almeno 3 agenti di sicurezza, 4 maoisti e un civile indiano morti in attacchi dei ribelli a diversi obiettivi nella zona ovest del paese.
25 Gennaio: gli studenti per protesta portano in piazza un toro e un cane per candidarli alle elezioni. Altri scontri.
E purtroppo dubito che la storia finisca qui...
Ho cercato di riportare quante più notizie possibile dei giorni scorsi, senza la pretesa che la lista sia esaustiva dei vari episodi di violenza che stanno accadendo in Nepal. Incoraggio ancora chiunque legga alla diffusione di queste notizie, perchè non passino inosservate.
L'obiettivo?
1- parlare del Nepal, ed informare i cittadini (visto che i professionisti non lo fanno);
2- pubblicare lo stesso post, contemporaneamente e per 48 ore, su tutti i blog del mini Network. Il post è in lavorazione e chiunque può contribuire, inviando email o lasciando un commento.
Fatevi un giro sui blog del network, troverete sicuramente qualcosa che non sapete del Nepal.
Per ora riporto un commento tradotto dal nostro Davide, trovato su UWB: lo titolerei "Tutto il mondo è paese".
"Questo re guarda troppi film indi. Si è comportato come gli eroi dei film indi. Prendendo il potere assoluto della regione il primo febbraio del 2005 e promettendo di risolvere il problema maoista entro 6 mesi. Piuttosto che concentrarsi sulla soluzione del problema maoista ha viaggiato per tutti i templi del paese e si è divertito andando sulle prime pagine di giornali e televisioni. Non si è mai concentrato sulla soluzione dei problemi dei comuni abitanti del Nepal. Ora la gente è infuriata verso il suo "eroismo". E' tempo di dare una possibilità alla politica vera."
stiamo protestando in maniera che una volta che abbiamo un politico possiamo nuovamente chiedere le bande...chiudere i negozi, fermare l'economia...chiudere le scuole e solo protestare oltre...quante proteste abbiamo visto in Nepal da quando la "DEMOCRAZIA" è stata instaurata in Nepal...10, 20, forse anche 100...andiamo per le strade e teniamo la polizia e l'esercito occupati...
i maoisti attaccano ma le forze di sicurezza non possono rispondere perché sono già occupate con un altro gruppo di asini...quindi quando sentiamo degli attacchi fra le notizie incolpiamo l'esercito e la polizia di non fare il loro lavoro...come possono fare il loro lavoro se sono troppo occupati nel cercare di evitare che la gente nella città si ferisca nelle rivolte..qualcuno in Nepal capisce davvero cosa sia davvero la democrazia?perché dagli eventi passati sembra che non sia cos'è...sembra solo che le persone comuni siano pupazzi nel gioco fatto dai politici per ottenere un po' di potere e i loro 15 minuti di fama...ha mai considerato qualcuno che il Nepal non è realmente pronto per la democrazia?..."
E Lo dico Io Che gestisco un piccolo Hotel con Amici Nepali…
Però…E’ da qualche anno che funziona così…Il nostro governo dice o diceva di non andare a Sharm…?
Nell’Estate 2005 e fino a dicembre i Turisti/Viaggiatori che sono stati da me (o da altri) in Nepal…sono tornati in Italia felicissimi e belli sani.
Ora non è il momento di andare in Nepal…Ma non per mancanza di sicurezza per i turisti…
Fino a che non sarà REinstaurata una parvenza di democrazia e di LIbertà (in questi giorni Sua Maestà ha tagliato anche i cellulari…l’anno scorso ha tagliato anche la RElecom fissa per due settimane) sarebbe più opportuno, da dove si può (Io sono in Italia fino al 20 febbraio, mas o meno) non andare là ma fare conoscere al Mondo che razza di dittatura c’è in Nepal. Coi Nipotini di Mao che spargono terrore e il RE dittatore che fa altrettanto…Da una parte e dall’altra…Dalla stessa parte.Gli uni utili all’altro…E viceversa…Funzionali l’uno per l’altro…Un po’…in piccolo piccolo…come il Mullah Omar o è funzionale a Bush, agli sceicchi petrolieri e alle industrie d’armi…e Viceversa…
Teneto conto che per me, o per Francesca, è difficile essere sinceri e dire la Nostra piccola Verità su quello che dal 1 giugno 2001 (Presa del potere di questo RE) succede lì…Le porte delle prigioni nepali sono sempre apaerte per tutti.
Nepalsafe ? Sì…ma solo per i turisti…
Oggi su Repubblica in prima pagina un articolo di Rampini su India e Cina…Il Nepal ci sta in mezzo…e Qualcuno vuole stare in mezzo fra India e Cina…Qualcuno non vuole la Cinindia…Il Nepal può far da cuscinetto…o da muro…Sporca economia, sporca guerra in Nepal che sembra inutile e incomprensibile ma…
GRAZIE e NAMASTE !!!
Questo post è anche su BlogFriends.
Think Turns fa ufficialmente parte del network, ed ha pubblicato questo post e questo. Il Saccheggiator Cortese continua a pubblicizzare il Network con ottimi risultati. Anche La Valanga è dei nostri. Anche Save the Rabbit. Io intanto sono in attesa di Wellington: sicuro che a tutti farebbe piacere la sua presenza...batti un colpo!
E’ sicuro andare in Nepal?
Le zone di guerra sono pericolose?
Ma ho sentito che sono state lasciate bombe in Pokhara e vicino Kathmandu.
I Maoisti sono abbastanza furbi da sapere che l’economia nepalese si affida fortemente ai turisti. Se cominciamo a bombardare turisti e aree turistiche la regione diventerà subito un’area vietata, il che significa niente dollari per loro.
Chi sono i Maoisti?
I Maoisti comandano grandi parti del Nepal e sono persone alquanto ripugnanti. Se vi imbattete in loro sulle piste di viaggio vi chiederanno di fare una donazione. E quando qualcuno che porta una pistola ti chiede di fare una donazione è stupido rifiutare, ma non preoccupatevi, riceverete una ricevuta in maniera che dovrete pagare solo una volta.
Suona più pericoloso di quanto non pensassi, e ho appena saputo che il mio governo dice che non dovrei andare. Non credo che sia una buona idea andare, vero?
Davvero?
Come arrivare?
Scoprirai anche che i più grandi problemi che potrai verosimilmente incontrare, oltre alla nausea da altitudine, sono una richiesta di pagare la donazione ai Maoisti e/o essere preso in una bandh. E vale la pena mettere in conto questi inconvenienti per sperimentare uno dei più straordinari paesi sulla Terra.
Va bene, così non è così brutto come sembra, ma cos’è una bandh?
Quanto spesso accadono queste bandh?
Di solito avrai qualche notizia in anticipo (un giorno o due) di una bandh ma è solo per quelle maggiori, come quella durante febbraio 2006 per esempio, per la quale si ha un avviso anticipato di diverse settimane.
C’è altro che dovrei sapere? Non fare niente che non faresti a casa, o in altre parole usa il tuo buon senso. Per esempio, so sei avvicinato da un estraneo in Nepal che vuole mostrare i paesaggi o esercitare il suo inglese dovrebbe essere trattato con la stessa cautela che mostreresti verso un estraneo nella tua città. Proprio come ogni altro posto nel mondo, il Nepal ha la sua percentuale di criminali, truffatori e altri personaggi disgustosi.
E qualsiasi cosa faccia, non viaggiare da solo. Se hai un incidente nel mezzo del nulla può subito diventare un grosso problema quando sei per conto tuo, specialmente se non puoi camminare facilmente.
Oltre a questo, fai uno splendido viaggio!
http://nepalnetwork.blogspot.com/
Il network conta su sette blog già disponibili. Altri ne devono arrivare. E di corsa. Aggiungiti subito qui o più velocemente lascia un commento più sotto.
AP, alle 9.30 italiane, parla di venti morti in uno scontro tra forze governative e ribelli maoisti. Reuters di 16. Si parla di 600 attivisti arrestati da giovedì ad oggi.
Amnesty e HRW denunciano nuove violazioni dei diritti.
Per i nuovi visitatori riporto qualche link:
- Peacereporter nella sezione brevi per le utlime da Kathmandu e qui per la scheda;
- Katmandu, di Francesca Quaggetto, da sei anni in Nepal, l'unica italiana voce che abbiamo dal posto;
- Erica Blog, se volete scoprirne di più sulle vicende politiche nepalesi.
Intanto riporto l'elenco (momentaneo) degli aderenti al Network:
- Erica;
- BateoBlog;
- Carta Vetrata;
- Is Nepal Safe?;
- Il Saccheggiator Cortese;
- Spalmalacqua;
- Square;
Questo post è presente anche su Blogfriends.
Iniziano ad arrivare le prime sottoscrizioni. L'obiettivo?
1- parlare del Nepal, ed informare i cittadini (visto che i professionisti non lo fanno);
2- pubblicare lo stesso post, contemporaneamente e per 48 ore, su tutti i blog del mini Network.
Il post è in lavorazione e chiunque può contribuire, inviando email o lasciando un commento.
Intanto rinnovo l'invito a leggere Katmandu, il post di Erica.
Inoltre segnaliamo il lavoro che sta facendo Marco su Think Turns: leggetevi l'ultimo post.
Square ha da poco accettato l'invito di Pino Scaccia a partecipare a Blogfriends: un modo in più per dare voce ad un popolo (meraviglioso) dimenticato.
Qui di seguito una parte di quanto dice Wikipedia sul Nepal.
Nel decennio 1991-2001 vi fu una successione di governi di coalizione senza maggioranze sufficientemente forti, e generalmente senza un preciso indirizzo politico. Nel 1996, dopo un ultimatum al governo, iniziò l’attività della guerriglia maoista.
Il primo giugno 2001, secondo i resoconti ufficiali, il principe ereditario Dipendra compì una strage nel palazzo reale quale furiosa risposta al rifiuto dei suoi genitori di accettare la sposa da lui scelta. Dipendra uccise il re Birendra e la regina Aishwarya insieme ad una decina di altri parenti, poi rivolse la medesima arma contro di sé e fece fuoco, ma non morì sul colpo. Nonostante fosse in coma egli era ancora il principe ereditario, e venne proclamato re sul letto dell'ospedale. Spirò pochi giorni dopo, ed il 4 giugno 2001 lo zio Gyanendra fu proclamato re (un fratello di Birendra, e già re dal novembre 1950 al gennaio 1951).
Il primo febbraio 2005 Gyanendra ha destituito il governo guidato da Sher Bahadur Deuba, dichiarando lo Stato d’emergenza, assumendo su di sé il potere esecutivo e nominando un Consiglio dei ministri di sua fiducia."
Ultime notizie dal Nepal.
Ore 20.27 In Italia, invece, al tg si parla di vino. Ottimo vino. Dolce! Ha esclamato questo signor giornalista.
Per Frenkey: se hai tempo, ci racconti come ha avuto origine tutto?
AGGIORNAMENTO: Due adesioni! Erica e BateoBlog. Grazie. Non ci fermiamo qui.
AGGIORNAMENTO 2: ANSA 19 GENNAIO, ore 13.32
AGGIORNAMENTO 3: Anche Pino Scaccia parla del Nepal.
Pubblico il commento di Francesco al precedente post.
"Sto cercando di contattare i "Ragazzi" a Bhaktapur...Io sono in Italia fino a metà febbraio...Poi vado a REimpantanarmi colà.Cellulari tagliati (non quelli della police), telefoni irraggiungibili (Già un anno fa Sua Maestà ha chiuso la Nepal Relecom e tutte le linee per 10 giorni).Niente di nuovo...Solo CHE è tutto peggio del solito. La mamma di Yam è stata male in Terai (a 300 kn.da Ktm) e Ktm con gli ospedali è irraggiungibile. L'altro ieri sembrava dovesse andare in India a farsi curare...ma da 2 giorni Yam non può avere notizie...Piccole storie di guerra piccola..."
Questa piccola guerra ha fatto tanti morti.
"Finora 11-12 mila morti (tra militari e civili) e quasi mezzo milione di profughi. L'esercito regolare, armato dall'India, dalla Cina e fino a poco tempo fa anche dal Regno Unito, conta su quasi 95 mila effettivi. La guerriglia ha circa 20 mila soldati, più 200 mila iscritti al partito"
Vi invito a partecipare alla discussione tanto sul blog quanto su questo forum, nel topic aperto da Francesco.
Spero di ricevere e-mail da più blogger possibili: possiamo organizzare qualcosa, un piccolo network. Proposte ne farò quanto prima. Fatevi vivi, fate sentire che avete voglia di dar voce la Nepal.
“mi chiedo se abbia un senso che le parti in lotta (o una delle due) possano essere riconosciute come moralmente ineccepibili”
"Ma qualcosa mi dice che anche qui bisogna stare attenti, e prendere ogni affermazione con le pinze, verificare le fonti, e tenere sempre la propria facoltà di giudizio all'erta"
il video RAI parte da questo:
Il 10 ottobre del 1980 la convenzione di Ginevra limita o vieta l'uso di alcune tipologie di armi che possono colpire in modo indiscriminato o possono essere causa di effetti traumatici eccessivi. Il protocollo III limita l'uso degli ordigni incendiari, ad esempio il napalm, agli obiettivi militari, li vieta assolutamente in zone dove sono presenti civili.
Ineccepibile.
Non fosse che:
- il WP non è arma chimica. L'uso è da tempo limitato alle proprietà incendiare e non è usato su obiettivi civili (ufficialmente). E' usato contro i ribelli/resistenti iraqueni al pari d'altre armi.
- i cadaveri mostrati dal video, che dovrebbero essere le prove del misfatto, dell'orrendo crimine di guerra, non costituiscono, all'atto pratico, nessuna prova, perchè morti in altro modo: il WP brucia anche i vestiti.
Lella Costa in “Alice una meraviglia di Paese”, appena uscito dall'Ambra Jovinelli. Partendo da una storia bellissima (anzi due) tanti spunti interessanti, ed un po' di satira qua e là.
Buona satira, diversa. Perchè, come dice la Costa, se c'è qualcuno che compra, allora c'è qualcuno che vende. Perchè sì, non proprio tutto va nel migliore dei modi. Ma lamentarsi scaricando sempre le colpe alla lunga stufa. Qualcuno ci ha comprati: e noi non abbiamo neanche alzato il prezzo.
P.S. Auguri Amore
Per decenni dietro l'elogio dell'uguaglianza si è nascosto il disegno di chi voleva massificare le persone per servirsene ai fini di potere. La storia dell'Italia industriale è anche la vicenda di imprenditori a cui i consigli di fabbrica impedivano di premiare l'operaio più meritevole, e di lavoratori demotivati daall'ingiustizia di dover condividere lo stipendio di lavoratori mediocri. e i capi della sinistra frequentassero meno salotti e più strade, s'accorgerebbero che il muro che li separa da tanti elettori potenziali potrebbe essere abbattuto solo da un elogio sincero della disuguaglianza: dettata dal merito e non dalle raccomandazioni, dalle capacità degli individui e non dai meccanismi anonimi delle burocrazie.
VOCI DALLA REDAZIONE: è in lavorazione un post sulla scuola. Chi già da ora volesse contribuire, può lasciare un recapito tra i commenti.
La risposta l'ho trovata in una libricino, "il giornalista quasi perfetto" (di David Randal, editori laterza, 332 pagine, 12 €). In una pagina scarsa. Poche righe che, assicuro, valgono più di qualsiasi laurea in comunicazione. Dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi corso di studi. E invece...
Chissà, potrebbe capitare, un giorno, che un giornalista-con-tanto-di-tessera passi per questo blog. Con tanta umiltà, glielo dico sinceramente: VERGOGNATI, perchè quanto di ciò che c'è scritto qui sotto hai messo in pratica? Nulla vero?
Abbiamo bisogno di un giornalismo vero. Che faccia i nostri intressi. Dov'è?
P.S. Sei un vero giornalista? Con tutte le carte in regola? Allora sei il nostro eroe. Questo blog è pronto a dedicarti una pagina, un'intervista ed una bella foto (sono serissimo). Scrivimi.
"Quelli che scelgono la pappa pronta e la superficialità, piuttosto che il duro, faticoso, spesso misconisciuto lavoro di avvicinarsi il più possibile alla verità.
I buoni giornalisti di tutto il mondo sanno che questo è il loro ruolo. Questo, soprattutto, devono fare; e di conseguenza, come spiegherò meglio già nel primo capitolo, devono anche:
- scoprire e pubblicare informazioni che vadano a sostituire voci e illazioni;
- resistere ai controlli governativi o eluderli;
- informare l’elettore;
- analizzare quello che fanno e non fanno i governi, i rappresentanti eletti e i servizi pubblici;
- analizzare l’attività imprenditoriale, il trattamento che riserva a lavoratori e consumatori e la qualità dei prodotti;
- confortare gli afflitti e affliggere chi vive nel comfort, dando voce a quelli che di solito non possono far sentire la loro;
- mettere la società davanti a uno specchio, che rifletta le sue virtù e suoi vizi, ma sfati anche i suoi miti più cari;
- assicurarsi che giustizia sia fatta, che lo si sappia in giro e che in caso contrario si indaghi;
- promuovere il libero scambio di idee, dando soprattutto spazio a coloro la cui filosofia è diversa da quelle dominanti.
Se cercherà di raggiungere questi obiettivi, il buon giornalista servirà la sua società meglio dei funzionari pubblici più zelanti, perchè non farà gli interessi dello Stato ma del cittadino: informandolo, gli conferisce potere. E' per questo che i governi e i potenti che si danno tante arie cercano di mettergli i bastoni fra le ruote, o addirittura tacitarlo etichettandolo come sovversivo. E lo è davvero, sovversivo: il suo lavoro sovverte coloro la cui autorità poggia sulla mancanza di informazione pubblica."
Prima parte
Seconda parte
«Quei cadaveri non hanno i segni del fosforo bianco. Sembrano cadaveri rimasti al sole per una settimana».
Quindi? Dov'è lo scoop di Ranucci? C'è. Perchè effettivamente, come ammesso dal Pentagono, il WP è stato usato non solo per illuminare il campo di battaglia. Ma anche per stanare il nemico. Cosa, a quanto pare, comune. Due punti sono importanti: